(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 mag. - La costituzione di una
struttura dedicata, nell'ambito dei Monopoli di Stato, alla
prevenzione del gioco minorile e piu' penetranti azioni di
sensibilizzazione per evitare il coinvolgimento dei minori nel
gioco. Come riporta Agipronews, e' quanto chiede l'onorevole
Francesco Barbato (Idv) in una interrogazione a risposta
immediata in Commissione Finanze della Camera, indirizzata al
ministro dell'Economia. La struttura potrebbe essere finanziata,
sostiene Barbato, "utilizzando una percentuale del ricavato del
gioco lecito", le campagne di informazione sono sollecitate sia
"presso la pubblica opinione e soprattutto presso gli operatori
dei giochi leciti". Alla base dell'interrogazione la
constatazione per cui "il fenomeno delle ludopatie costituisce
una delle piaghe piu' gravi che affliggono il mondo giovanile
italiano". "Secondo le statistiche contenute nello studio 'Gioco
e Giovani' dell'istituto di ricerca Nomisma - ricorda Barbato -
nel corso del quale sono stati coinvolti 396 istituti scolastici
ed oltre 8.000 studenti, risulta che ben il 68% dei giovani
compresi fra i 16 ed i 19 anni ha dichiarato di aver giocato
almeno una volta nel corso del 2008".
Nell'interrogazione sulla quale, ricorda Agipronews, la
risposte del ministero e' prevista nel corso del Question Time di
domani in Commissione Finanze della Camera, Barbato sottolinea
come "a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 220 del
2010 (legge di stabilita' per il 2011), dal 1° gennaio 2011 tutti
i tipi di gioco pubblico sono proibiti a minori".
Tuttavia "la tutela dei minori rispetto ai gravi pericoli,
sociali e psicologici, sottesi alla pratica del gioco presenta
numerose lacune, sia sotto il profilo amministrativo sia sotto
quello normativo". L'onorevole dell'Idv lamenta infatti che "al
momento non risulta infatti un solo locale di gioco, una sola
ricevitoria o agenzia di raccolta di scommesse che sia stata
sanzionata per aver consentito il gioco da parte di minori,
laddove invece l'applicazione di sanzioni rigorose, quali la
chiusura di un punto di gioco per violazione delle norme sul
gioco minorile costituirebbe un monito ed un deterrente efficace
per tutti gli esercenti non corretti".
Secondo Barbato inoltre "manca del tutto ogni seria attivita' di
prevenzione sul territorio, ne' alcuna capillare attivita'
informativa presso i gestori di sale gioco, agenzie, ricevitorie,
relativamente alla normativa in materia di gioco minorile e ai
rischi relativi, al fine di valorizzare il ruolo che proprio
gestori e ricevitori possono svolgere per la prevenzione ed il
contrasto di questo fenomeno".
Infine si evidenzia che "non esiste altresi' una struttura
specificamente predisposta al controllo del gioco minorile, in
quanto la Commissione di Alta Vigilanza per il controllo del
gioco sul territorio, istituita dall'Amministrazione autonoma dei
Monopoli di Stato e a cui partecipano anche rappresentanti delle
Forze dell'Ordine, non e' focalizzata a contrastare il gioco
minorile ma, piu' in generale, al contrasto del gioco illegale, e
solo in presenza di specifiche segnalazioni".
(WEl/ Dire)