(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 lug. - Il Consiglio dei
ministri ha dato il via libera all'accordo di integrazione "tra
lo straniero e lo Stato" che prevede un sistema di crediti. Lo
riferisce il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in conferenza
stampa a Palazzo Chigi.
I destinatari dell'accordo, che dura 2 anni, sono gli
stranieri che entrano per la prima volta nel territorio italiano
e viene stipulato in automatico allo sportello unico o in
Questura contestualmente alla presentazione della domanda di
permesso di soggiorno.
Gli impegni che si richiedono allo straniero sono: "Acquisire
la conoscenza di base della lingua italiana parlata e una
sufficiente conoscenza della cultura civica e della vita civile
in Italia, con particolare riferimento ai settori della sanita',
della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi
fiscali, assolvere il dovere di istruzione dei figli minori.
Conoscere l'organizzazione delle istituzioni pubbliche e
rispettare i principi della Carte dei valori della cittadinanza e
dell'integrazione".
Lo Stato sostiene il processo di integrazione attraverso
"l'assunzione di ogni idonea iniziativa e comunque, entro tre
mesi dalla stipula dell'accordo, assicura allo straniero la
partecipazione gratuita ad una sessione di formazione civica e di
informazione sulla vita civile in Italia, a cura dello sportello
unico, di durata tra le 5 e le 10 ore".
Il monte dei crediti e' di 16 punti, di cui 15 possono essere
sottratti in caso di mancata frequenza alla sessione di
formazione civica. I crediti possono essere decurtati anche per
una condanna penale e gravi illeciti.
In caso di assenza di idonea documentazione, un mese prima
della scadenza del biennio, lo straniero puo' svolgere un
apposito test, a cura dello sportello unico, inerente la
conoscenza della lingua e della cultura civica.
(Lum/ Dire)