MISURA PER PROTEGGERE BAMBINI MALNUTRITI DA MALATTIE MORTALI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 lug. - Questa settimana,
l'Unicef, il ministero della Sanita' del Kenya e l'Oms hanno
lanciato una campagna di vaccinazione per i bambini che vivono
nelle comunita' di accoglienza nei pressi del campo profughi di
Dadaab nel nord del Kenya. La campagna si rivolge a 215.000
bambini sotto i cinque anni, distribuendo vaccini contro il
morbillo e la poliomielite, insieme alla somministrazione di
vitamina A e di compresse contro i parassiti intestinali. La
campagna rientra in un'azione regionale per garantire che tutti i
bambini nelle zone colpite dalla siccita' siano vaccinati contro
il morbillo - una malattia che puo' essere mortale per i bambini
malnutriti - e la polio.
Gia' la scorsa settimana, una campagna di vaccinazione e'
iniziata nel Sud della Somalia, dove la copertura vaccinale e' di
appena il 26%, uno dei tassi piu' bassi al mondo. A partire dallo
scorso giovedi' e continuando fino a domani saranno raggiunti
40.000 i bambini sotto i cinque anni e 46.000 donne, in otto
distretti di Mogadiscio inclusi i campi sovraffollati di profughi
interni.
Nella regione di Gedo, stanno per essere avviate le
vaccinazioni contro il morbillo e il tetano, associate alla
distribuzione di vitamina A e di farmaci contro i parassiti
intestinali destinati a 6 distretti in cui vivono 55.000 bambini
sotto i cinque anni e 72.580 donne in eta' fertile.
L'accesso a queste aree e' garantito e l'Unicef, in
collaborazione con l'Oms, spera di espandere la campagna nelle
regioni del Galgaduud, del grande Benadir, Baia, Bakool, Hiran,
bassa Shabelle e la Jubas nel prossimo mese. Il piano e' quello
di diffondere la copertura dal morbillo a tutti i bambini da 0 a
15 anni, raggiungendo cosi' un totale di 2,5 milioni di bambini.
Nella Somalia centrale e meridionale, i casi di morbillo sono
stati confermati a Mogadiscio, cosi' come casi di diarrea acuta a
Mogadiscio, Afgoye, Baidoa, e nelle regioni della bassa Shabelle.
Con cosi' tante donne e bambini in movimento, che con
l'attraversamento delle frontiere diventano sfollati, la sfida e'
raggiungere tutti i bambini, compresi i piu' grandicelli, per
prevenire nuovi focolai di malattia. In molte aree delle zone
piu' colpite, i partner locali sono gia' impegnati al massimo per
far fronte al gran numero di persone che hanno bisogno di aiuto e
servizi di base.
"Questa e' una crisi della sopravvivenza dei bambini", ha
detto Elhadj As Sy, direttore regionale dell'Unicef per Africa
orientale e meridionale. "I bambini non muoiono solo perche' non
hanno cibo a sufficienza. In vari stadi di malnutrizione, sono
piu' inclini alle malattie. La sfida aumenta con il peggiorare
dello stadio di malnutrizione e il pericolo per i bambini sale
sempre di piu'".
La campagna vaccinale nel Nord del Kenya, che inizia oggi,
continuera' fino a venerdi' e raggiungera' i bambini in Garissa,
Fafi, Lagdera e Wajir meridionale. La popolazione target e' di
202. 665 bambini sotto i cinque anni, che riceveranno il vaccino
contro il morbillo e vaccini antipolio per via orale, il
trattamento contro i parassiti intestinali e la vitamina A. Il
piano e' quello di raggiungere anche i rifugiati nei campi di
Dadaab ai primi di agosto. L'Unicef ha fornito i vaccini contro
il morbillo e l'antipolio insieme alle vitamine e agli
antielmintici; sostiene anche la mobilitazione sociale delle
comunita' per assicurarsi che le persone siano informate
dell'importanza di sottoporsi alla vaccinazione. Il morbillo, una
malattia altamente contagiosa, rappresenta una seria minaccia in
quanto puo' diffondersi rapidamente in condizioni di
sovraffollamento ed igiene precaria, ed e' letale per i soggetti
indeboliti dalla malnutrizione. Il morbillo riduce la resistenza
di un bambino alla malattia e lo espone maggiormente al rischio
di decesso quando e' malnutrito e soffre di altre malattie. La
vitamina A viene somministrata durante le emergenze per aumentare
le difese immunitarie e la probabilita' di sopravvivere in
condizioni di vita disagiate.
Un bambino carente di vitamina A e' esposto ad un rischio
maggiore del 25% di morire per morbillo, malaria o diarrea.
L'Unicef stima che avra' bisogno di 300 milioni dollari nei
prossimi sei mesi per sostenere le massicce operazioni umanitarie
destinate ai bambini nelle zone colpite dalla siccita' nel Corno
d'Africa. L'attenzione si concentra sulla fornitura di interventi
integrati che affrontino diversi aspetti della sopravvivenza e
dello sviluppo di un bambino compresa la fornitura di servizi
sanitari e la vaccinazione.
28 luglio 2011
(Com/Gas/ Dire)