VIDEO HARD A SCUOLA, L'ESPERTO: "SESSO SENZA AFFETTO"
BIANCHI DI CASTELBIANCO: SERVE SUPPORTO, VIETARE NON FUNZIONA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 lug. - E' sesso senza affettivita'. E' la solitudine che attanaglia i ragazzi e li spinge a rifugiarsi nel virtuale. La scuola puo' e deve intervenire, ma solo con una azione educativa "ben chiara" e "condivisa" con le famiglie. Questo, in sintesi, il parere di Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia, interpellato sull'inchiesta di Corriere.it su spogliarelli e sesso a scuola tra giovanissimi che si riprendono con i cellulari. "Sono storie che conosciamo bene- dice Castelbianco- e il problema del sesso a scuola ormai si sta diffondendo sempre di piu'". Questi ragazzi "vogliono dimostrare di far parte del mondo dei grandi", proporre le loro esperienze come "un atto di forza e di crescita". Il problema vero, pero', e' che si tratta "di un sesso senza affettivita'". Un "atto fisico" senza "emozioni e condivisione". Molti ragazzi vivono queste attivita' virtuali, ad esempio sui social network, perche' non hanno esperienze vere da "condividere con i loro coetanei". Soffrono di "solitudine" e "preferiscono chiudere i loro sogni e le loro aspirazioni in un mondo virtuale", all'interno di relazioni "finte" e per via telematica. Secondo lo psicoterapeuta vietare i cellulari a scuola "avrebbe anche un senso", ma spesso sono i genitori ad essere "tremendamente contrari... dicono che vogliono poter parlare con i figli in qualunque momento". La scuola deve essere in grado di mettere in campo "un'azione educativa ben chiara" e spiegare a genitori e figli l'importanza di una decisione, come puo' essere quella di vietare i cellulari. Le famiglie, riconosce Castelbianco, sarebbero "ben contente" di ricevere "un supporto valido" dalla scuola, ma regole e richieste vanno "condivise" e non imposte "come degli spot". Insomma deve essere portato avanti un discorso, un ragionamento sul quale la famiglia si riconosce altrimenti dire "questo si' e questo no, questo e' bianco e questo e' nero" non funziona. Lo psicoterapeuta ricorda, infine, che sul sito www.diregiovani.it e' attivo uno sportello online medico e psicologico dove arrivano centinaia di mail sulle sessualita' e alle quali "noi rispondiamo come equipe".
(Wel/ Dire)
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