(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 lug. - Piu' di 120 insegnanti
in meno, 252 bambini che non troveranno posto nella scuola
dell'infanzia, tempo prolungato cancellato da tutte le scuole
medie della provincia, e corsi serali quasi interamente
soppressi. Si aprira' cosi', a settembre, il nuovo anno
scolastico in provincia di Modena. A tracciare il quadro, ieri,
e' stata l'assessore comunale all'Istruzione, Adriana Querze',
intervenendo in Consiglio sulla mozione presentata dalla
consigliera Pd Cinzia Cornia "sull'impoverimento della scuola
modenese". Questo e' il terzo anno di tagli, ha ricordato
l'assessore: "Nel triennio abbiamo dovuto registrare meno 500
insegnanti. Quest'anno si cominciano e vedere gli effetti. Ci
sono 252 bambini che non troveranno posto nella scuola
dell'infanzia. Siamo al paradosso che, grazie agli sforzi dei
Comuni, i bambini trovano posto al nido e non lo trovano nella
scuola dell'infanzia". Gli alunni, invece, aumentano: se ne
contano 382 in piu' alle superiori, oltre 400 in piu' alle medie,
e 266 alle primarie.
Tra le altre cose, poi, l'assessore ha sottolineato che la
manovra estiva ha introdotto il criterio di 1.000 alunni come
tetto minimo per l'esistenza di una scuola: "Cosi' le scuole come
strutture non si toccano, ma si ammassano semplicemente 1.000
bambini. Abbiamo delle esperienze simili nella nostra provincia e
abbiamo visto che non funzionano: il dirigente non si vede mai e
i collegi docenti sono enormi", ha spiegato Querze'. Inoltre,
l'assessore ha citato una classifica studiata da Tecnodid secondo
cui Modena e' al sesto posto in Italia per la qualita' della
scuola, su 100 province analizzate. Tra le voci piu' penalizzanti
c'e' il precariato del personale scolastico, cioe' dei docenti:
(Modena e' al 99^ posto insieme a Bologna), mentre tra le piu'
virtuose c'e' la voce "risorse e strutture", che comprende tutti
gli investimenti dei Comuni sulle scuole. Su questo punto, Modena
e' al secondo posto in Italia.
(Wel/ Dire)