(DIRE - Notiziario Minori) Rimini, 21 lug. - Il loro obiettivo e'
dimostrare che i giovani non pensano solo a divertirsi, e per
confermare questa tesi hanno scelto proprio Rimini come sede del
loro secondo Incontro europeo dei militanti: si tratta dei 300
membri della Gioc, la Gioventu' operaia cristiana, che si
riuniranno, da sei paesi diversi, in riviera nel prossimo
weekend. Al centro dei loro dibattiti il tema della dignita' dei
giovani lavoratori: "Rimini viene spesso vista solo come
divertimento e discoteche, siamo qui per dare il segnale che ci
sono giovani a cui interessa altro, anche al mare, anche a
luglio- commenta la presidente di Gioc Italia Fabiana Delle
Noci-, e poi bisogna dire che Rimini e' una citta' a cui siamo
legati, il nostro primo gruppo qua risale agli anni '60, prima
che nel resto d'Italia".
Tra una messa, un dibattito e un corteo (previsto per sabato
pomeriggio), il risultato dell'evento saranno una serie di
proposte di azione da presentare successivamente alla Commissione
europea: "Anche se in verita' l'Ue ci ha ignorato- accusa Delle
Noci-, siamo una realta' importante ma non abbiamo ricevuto
nessun tipo di sostegno, evidentemente non conoscono il nostro
lavoro, questa sara' l'occasione". Il sostegno e' arrivato invece
dalla Provincia e dal Comune di Rimini, nella persona del
vicesindaco, con delega al Welfare, Gloria Lisi, che ha
apprezzato l'opportunita' di "far vedere che Rimini non e' solo
la capitale dell'edonismo e del divertimentificio, ma che puo'
ospitare anche giovani che si impegnano e si interrogano su
tematiche importanti- dice Lisi, a lungo esponente
dell'associazionismo cattolico-, e poi e' importante il respiro
europeo dell'iniziativa, dimostriamo ancora una volta che Rimini
e' davvero una citta' aperta".
(Wel/ Dire)