ARRESTATI DUE AGUZZINI: AVEVANO GIRO D'AFFARI DA 1 MLN L'ANNO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 lug. - Ha solo 15 anni. E'
stata fatta abortire e rispedita il giorno dopo sul marciapiede a
prostituirsi. E' solo uno degli orrori compiuti ai danni di una
decina di minorenni romene. Questa notte, pero', gli agenti del
Gruppo sicurezza sociale e urbana di Roma (Gssu), dopo tre mesi
di indagini, hanno messo fine alla catena di sopraffazione. Sono
stati arrestati due pericolosi pregiudicati, anch'essi romeni, di
venticinque e ventisette anni con l'accusa di riduzione in
schiavitu', sfruttamento di minorenni e induzione alla
prostituzione su strada.
Le investigazioni, coordinate dal sostituto procuratore
Francesco Polino, si sono svolte anche mediante intercettazioni
telefoniche e videoriprese. Le vittime dei soprusi erano ragazze
poco piu' che bambine. Venivano rese maggiorenni con falsi
documenti per poi essere trascinate a battere sulla via Aurelia.
Le condizioni delle piccole schiave erano terribili: dietro
minacce di ogni tipo, fisiche e psicologiche, gli aguzzini le
obbligavano al meretricio. Per ognuna di loro era gia' tutto
deciso: quanti rapporti, di quale tipo e le relative tariffe.
Erano costrette a vendersi senza tregua fino al raggiungimento
della somma stabilita dai loro aguzzini.
Le ragazze hanno trovato presso gli uffici del Gssu anche il
conforto di un valido supporto psicologico: le agenti della
Polizia di Roma Capitale che si sono "messe in ascolto" e hanno
instaurato con loro un rapporto umano. Una quindicenne ha trovato
la forza di raccontare che, dopo essere rimasta incinta, e' stata
costretta ad abortire e a tornare l'indomani stesso sul
marciapiede. L'indagine ha fatto emergere un giro di affari che
fruttava una cifra stimabile nell'ordine del milione di euro
all'anno. Parte di questi proventi era investita in Romania per
l'acquisto di immobili, il resto del denaro serviva a
sovvenzionare altre attivita' criminali a Roma gestite da
soggetti dell'Est Europeo.
(Wel/ Dire)