DENUNCIA DEL CORRIERE.IT "ADOLESCENTI VOGLIONO STARE IN VETRINA"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 lug. - Spogliarsi ed avere
atteggiamenti provocanti nel mondo del web: ecco il nuovo modo di
trasgredire delle adolescenti italiane, le cosiddette Candy Girl.
Ecpat (End Child Prostitution Pornography and Trafficking), la
piu' grande rete internazionale contro lo sfruttamento sessuale
dei minori, riprende la denuncia presentata oggi sul Corriere.it
"Video con le compagne di classe. Il mercato proibito su
Internet"
http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_21/sesso-minori-video-sc
uola-crispino_270e30f0-b3c3-11e0-a9a1-2447d845620b.shtml,
spiegando come e perche' accade tutto questo. "Si chatta e poi ci
si spoglia - commenta Ecpat - . La ricarica telefonica e'
semplicemente un modo per giustificare l'atto, cio' che conta sul
serio e' l'accettazione del gruppo dei pari". Dietro questi gesti
ci sono in genere ragazzi che hanno "tra i 13 e i 16 anni, con
una famiglia alle spalle che non risente della crisi o comunque
la affronta senza troppa difficolta'. Sono adolescenti che
vogliono stare in vetrina, costi quel che costi, del resto lo
impongono i nuovi parametri socio-culturali: normalizzazione di
comportamenti fortemente sessualizzati ed erotizzati".
"Il vero problema e' che ignorano completamente i rischi che
possono correre con un tale atteggiamento perche' non sanno chi
possa realmente esserci dall'altra parte - continua
l'organizzazione -. Spesso accade che l'altro interlocutore della
chat voglia arrivare ad un incontro per consumare un vero e
proprio rapporto sessuale, fin quando queste voglie non si
palesano, il pericolo non viene affatto avvertito." "Qualcuna
dichiara espressamente di non voler andare oltre, in alcuni casi
il dialogo termina li', in altri diviene vittima di ricatti,
finche' la situazione non giunge allo stremo, non c'e' la
richiesta esplicita di aiuto ai genitori e la conseguente
denuncia alle forze di polizia". "Educare all'uso delle
tecnologie contemporanee e dialogare", sono gli unici ingredienti
perche' i ragazzi possano stare al sicuro, secondo Ecpat: "I
filtri o qualsiasi altro mezzo creato per tentare di smascherare
il pericolo, aiutano, ma non risolvono un problema"
(WEl/ Dire)