(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 lug. - Partire dalla realta'
concreta per toccare con mano il disagio, la vulnerabilita' e la
mancanza di opportunita' vissuti da tanti bambini e adolescenti
in Italia. Save the Children propone al Garante dell'Infanzia un
viaggio nel Paese per entrare in contatto diretto con i volti e
le storie piu' rappresentative di un'emergenza che tocca i piu'
piccoli. Secondo i dati Istat del 2009, sono quasi 650.000 i
minori sotto la soglia di poverta' assoluta. Il viaggio proposto
da Save the Children parte da Lampedusa: qui si possono
incontrare alcuni tra i piu' di 1800 minori migranti non
accompagnati transitati negli ultimi mesi sull'isola, nella quale
hanno vissuto fasi di caos e sovraffollamento e dove si sono
perse le tracce di alcuni di loro in assenza di identificazione o
altri sono rimasti troppo a lungo in condizioni di vita
assolutamente inaccettabili.
Il percorso prosegue in Sicilia, nel quartiere Zisa di Palermo,
"per visitare un'area da recuperare, i cantieri culturali - ex
Officine Ducrot: 19 padiglioni e una sala cinema da 500 posti
ristrutturati anni fa con ingenti investimenti che sarebbero
dovuti diventare un punto di riferimento culturale e artistico
per i giovani palermitani, e versano oggi in condizioni di
degrado e di incuria - afferma l'organizzazione. - Tanti spazi
simili in altre citta' d'Italia, soprattutto nelle periferie,
potrebbero essere utilizzati e messi a disposizione dei bambini e
dei ragazzi, per garantire loro il diritto al gioco, al
movimento, alla socialita', all'espressione artistica e
culturale". A Reggio Calabria, invece, "ci si potra' rendere
conto degli effetti negativi permanenti della spesa sociale
pro-capite per l'infanzia piu' bassa d'Italia: 3 euro, contro i
109 spesi per lo stesso bambino a Trieste (dati 2007). In
Calabria solo 3,5 bambini su 100 hanno un posto in asilo nido o
in altri servizi socio educativi a fronte dei 29,5 su 100
dell'Emilia Romagna. L'occasione giusta per affrontare il
paradosso di un paese dove la spesa sociale e' piu' bassa proprio
dove la poverta' e' piu' grave", continua la nota.
Un'altra emergenza da affrontare e' quella dell'abbandono
scolastico: "Piu' su, a Napoli, nei quartieri Avvocata e Mercato
Pendino, si incontra il piu' alto tasso di dispersione scolastica
della citta' (il 2,66%) nelle scuole secondarie di primo grado.
Una percentuale non piccola trattandosi di scuole medie che hanno
visto 550 abbandoni in citta' nel 2010 mentre 173 bambini
risultano inadempienti all'obbligo scolastico gia' alle
elementari. In Italia quasi il 19% della popolazione tra i 19 e i
24 anni (800.000) abbandona precocemente la scuola alla terza
media, piu' della media europea (14,4%) e quasi 9 punti
dall'obiettivo del 10% stabilito nella Strategia Europa 2020".
"Poi si potra' raggiungere l'Aquila - prosegue Save the Children
-, dove nelle "new town" di Bazzano e Paganica, ad esempio, non
ci sono spazi e centri di aggregazione per bambini e adolescenti
e bisogna cercarli altrove. Qui si puo' capire in che modo il
terremoto ha colpito i piu' piccoli: dopo 2 anni le cicatrici
sono ancora aperte almeno per il 38% dei bambini tra i 6 e i 14
anni che presentano disturbi di tipo psico patologico (fonte
Bambin Gesu')".
La lotta allo sfruttamento e' un'altra priorita' imprescindibile.
Save the Children ricorda che l'ultima indagine nazionale Istat
sul lavoro minorile in Italia risale al lontano 2002 e cita gli
esempi dei minori che lavorano alle porte di Roma, alla rotonda
di Setteville verso Tivoli. "Alcuni dei 1.500 minori che si
prostituiscono e sono vittima di tratta sessuale in Italia si
potranno invece incontrare anche accompagnando una unita' di
strada di Save the Children a Civitanova Marche e Porto
S.Elpidio, nelle Marche, dove come in altri posti la rete di
protezione locale (unita' di strada, case di fuga,..) invece di
rafforzarsi si indebolisce per la mancanza di finanziamenti anno
dopo anno. Alcuni di quelli che sono entrati nel circuito penale
italiano - 450 minori negli istituti penali e circa 800 in
comunita' - si potranno incontrare a Treviso, nell'Istituto
penale minorile ricavato in un'ala all'interno di una casa
circondariale per adulti, con cui condivide parte della struttura
e del personale". L'ultima tappa del viaggio e' Milano "per
incontrare una bambina che viveva nel campo Rom di Rubattino e ha
subito otto sgomberi durante l'ultimo anno scolastico, e
incontrare le sue maestre del circolo didattico di via Pini che
hanno cercato in tutti i modi di tutelare il suo diritto alla
scuola insieme a quello di molti altri. Una situazione
emblematica tra quelle vissute da molti bambini e bambine di
origine Rom in Italia, per i quali e' indispensabile rafforzare
la rete di protezione dei diritti fondamentali".
Al di la' di questi casi, anche la ricerca condotta da Save the
Children in 4 regioni italiane - Emilia Romagna, Lazio, Lombardia
e Sicilia - sull'attuazione della Convenzione Onu sui diritti
dell'infanzia nell'ambito di un programma finanaziato dalla
Commissione Europea, ha evidenziato che, nonostante alcuni
provvedimenti legislativi significativi, si e' assistito negli
ultimi anni in Italia ad una riduzione generale delle azioni
efficaci in favore dei bambini. Gli esiti finali della ricerca
sono raccolti nel Rapporto "Politiche per l'infanzia, a che punto
siamo?" presentato oggi in occasione della conferenza.
(Wel/ Dire)