(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 lug. - "Ci dispiace, ma quest'anno il Municipio non ha i fondi necessari per coprire i costi dell'operatore di cui ha bisogno suo figlio per partecipare al centro estivo organizzato presso le strutture comunali del Fulvio Bernardini". Sono queste le parole che Marco Bonanni, padre di un bambino di otto anni con sindrome da autismo, si e' sentito dire dal Dirigente per i servizi educativi, sociali e culturali (Uosecs) del V municipio di Roma che ha in carico il fanciullo. Parole raccolte dall'associazione "Autismo e Futuro" che sottolineano una difficolta' in cui versano molte famiglie con figli disabili: senza operatore, ovvero senza l'adeguato sostegno, non e' possibile partecipare ad alcunche'. Pur avendo presentato regolare domanda con indicazione di necessita' di sostegno, non c'e' stato nulla da fare. Non ci sono fondi disponibili. "Il bambino - sottolinea l'associazione in una nota - e' stato ritenuto dal centro estivo del V Municipio non integrabile con gli altri che frequentano il centro. Non integrabile perche' il bimbo, affetto da sindrome autistica, ha bisogno di piu' attenzioni. Insomma ha bisogno di sostegno. Ma proprio cose come l'integrazione sociale e la partecipazione ad attivita' ricreative, sono alcuni tra gli elementi essenziali per il miglioramento di persone con disturbi dello spettro autistico.
Siamo di fronte quindi alla negazione di un diritto, un diritto per di piu' sancito dall'articolo 3 della Costituzione, che enuncia espressamente il dovere dello Stato di rimuovere ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano l'eguaglianza dei cittadini e che impediscono il pieno sviluppo della personalita' umana.". Pertanto, sulla base della risposta ricevuta, Marco Bonanni ha deciso di rivolgersi al suo legale, l'avvocato Angela Ferrari, per tutelare i diritti di suo figlio. Una diffida e' gia' partita nei confronti del V municipio. "Vicende come questa, fanno constatare che le Istituzioni, le quali dovrebbero tutelare i cittadini, in realta' non si preoccupano della salute degli stessi. Quando chiudono le scuole - e' l'osservazione di Autismo e Futuro - i ragazzi disabili rimangono totalmente a carico delle famiglie per tre mesi, 7 giorni a settimana e 24 ore su 24".
"Autismo e Futuro Onlus, in questo caso come per altri in passato, intende adoperarsi per difendere tutte le famiglie che hanno un figlio con autismo e che subiscono vessazioni nei loro diritti da parte delle Istituzioni".
(Wel/ Dire)