(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 lug. - Le piscine portatili
non sono sempre cosi' sicure per i bambini. A lanciare l'allarme,
e' una ricerca condotta da Gary Smith, direttore del Center for
Injury Research and Policy del Nationwide Children's Hospital di
Columbus, in Ohio, pubblicata sulla rivista Pediatrics.
Durante l'estate, infatti, in America ogni 5 giorni annega 1
bambino a causa delle piccole piscine portatili, ma anche in
Italia si sono verificati episodi del tutto simili. Secondo il
ricercatore, nel 94% dei casi, le vittime sono soprattutto i
maschi, al di sotto dei 5 anni e quasi sempre la piscina e'
montata nel giardino di casa propria.
Queste piscine sono di solito piccole, poco costose, facili da
montare e cosi' i genitori non pensano ai pericoli potenziali che
nascondono. Bastano infatti pochi minuti e pochissima acqua
perche' un bimbo piccolo affoghi: le piscine portatili, da quelle
gonfiabili a quelle autoportanti, sono rischiose tanto quanto le
piscine interrate.
Un altro aspetto su cui insiste il ricercatore, e' la necessita'
da parte degli adulti di vigilare sui piu' piccoli. Chiaramente,
questo non basta a garantire la loro incolumita', ma certamente
aiuta. Nel 40% dei casi esaminati dal ricercatore, infatti, uno
dei genitori si trovava nei paraggi quando il bambino e' finito
sott'acqua, mentre nel 18% dei casi e' servita una piccola
distrazione come chiacchierare con i vicini o rispondere ad una
telefonata perche' accadesse il peggio.
Quando un bambino e' in acqua, percio', bisogna sorvegliarlo e
metterlo nelle condizioni di fare il bagno nel modo piu' sicuro
possibile, facendogli indossare i braccioli, ad esempio. Inoltre,
le piscine portatili dovrebbero essere considerate alla stregua
di quelle interrate, usando scalette rimovibili, coperture di
sicurezza e allarmi che avvertano che qualcuno e' caduto in
acqua. Purtroppo, pero', come ricorda Smith, questi strumenti
hanno un costo elevato e nessuno li usa, esponendo i piu' piccoli
ad inutili rischi.
(Wel/ Dire)