LA MAGGIOR PARTE SI TROVA IN PAESI EUROPEI, POI IN AMERICA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 lug. - Sono ormai piu' di
quattro milioni gli italiani che hanno scelto o sono stati
costretti ad andare all'estero per poter lavorare. Lo rileva il
rapporto della Fondazione Migrantes sull'immigrazione che
evidenzia un incremento di quasi 90 mila unita' rispetto all'anno
precedente.
Gli italiani sono presenti praticamente in tutti i Paesi del
mondo, ma risultano concentrati in larga misura in Europa (2
milioni e 263 mila) e in America (1 milione e 629 mila). Fra
loro, la presenza femminile si attesta al 47,8%, mentre si
registra un calo fra le persone piu' anziane: solo il 18,6% nel
2011 ha piu' di 65 anni. Di contro, aumentano i minorenni e i
giovani in generale (53,5%).
A fare le valige e' soprattutto il meridione con quasi 1,5
milioni di emigrati. Complessivamente all'inizio del 2011 il
53,9% degli iscritti all'Aire, l'anagrafe degli italiani
residenti all'estero, sono originari del Mezzogiorno d'Italia, il
15% del Centro Italia e il 31,1% del Nord. Nello specifico, la
Sicilia si conferma prima regione di emigrazione (16,2%) con
666.605 cittadini, seguita dalla Campania con 426.488 (10,4%),
dal Lazio con 365.862 (8,9%), dalla Calabria con 356.135 (8,7%),
dalla Lombardia con 318.414 (7,7%) e dalla Puglia con 315.735
(7,7%).
"Basta scorgere velocemente la graduatoria- si legge nel
Rapporto- per capire che l'emigrazione italiana ha coinvolto
tutto il territorio nazionale e che ancora oggi il passato
migratorio dell'intero Paese e' evidente nella diversificazione
dell'origine migratoria di coloro che sono iscritti nell'Anagrafe
del ministero dell'Interno".
(Wel/ Dire)