(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 lug. - Riflettori accessi sui
fratelli delle persone con disabilita'. Il tema, che normalmente
rimane in secondo piano quando si parla di disabili, e'
protagonista di diverse iniziative in questi mesi. Merito del
convegno "Mio fratello e' figlio unico", organizzato nel dicembre
scorso a San Lazzaro di Savena dal Centro documentazione handicap
di Bologna, che ora si sta provando a tradurre in una serie di
progetti concreti. Si va dall'apertura di uno sportello Asl
dedicato ai "siblings" (fratelli e sorelle) di persone con
disabilita' alla creazione di una banca dati sull'argomento. La
rivista del Cdh Accaparlante (http://www.accaparlante.it/) dedica
al tema il numero di giugno, pubblicando gli atti del convegno,
ma sui problemi dei fratelli si e' messo al lavoro anche un
tavolo che comprende soggetti pubblici e del privato sociale, con
il coinvolgimento della Provincia di Bologna e del Comune di San
Lazzaro in una serie di iniziative.
Dopo il convegno, infatti, il Comune di San Lazzaro, l'Ausl di
Bologna, la Provincia di Bologna assieme a Cdh, Ceps,
l'associazione Passo a Passo e Aias hanno cominciato a muoversi,
e da due mesi si incontrano periodicamente. Il tavolo, il primo
nel suo genere su questa tematica, ha ideato una serie di
iniziative a sostegno dei "siblings": per il momento la prima a
vedere la luce sara' una banca dati sull'argomento, che occupera'
una nuova sezione del sito di Accaparlante e comprendera'
testimonianze, documenti audio-video e riferimenti a tutti i
servizi, gli studi e le ricerche prodotte sul tema. Uno sforzo di
documentazione che si e' reso necessario anche perche' "le
pubblicazioni sull'argomento sono ancora poche - dice Valeria
Alpi del Cdh -. L'archivio della nostra associazione, che e' il
piu' grande d'Italia e comprende migliaia di volumi sulla
disabilita', possiede solo poche decine di documenti sui temi dei
siblings, mentre le dimensioni del fenomeno richiederebbero ben
altra trattazione".
Altri progetti futuri, per cui e' ancora in atto la ricerca di
fondi, sono l'organizzazione di laboratori che coinvolgano, con
la guida di specialisti, tutti i membri delle famiglie con
disabili. La condivisione di esperienze tra diverse famiglie e
gli incontri con operatori e psicologi, secondo gli ideatori,
aiuteranno le persone che vivono a stretto contatto con un
disabile fin dai primi anni di vita. "Stiamo anche pensando alla
realizzazione di un documentario sulla situazione dei fratelli di
persone con disabilita' - dice Nicola Rabbi di Cdh -. Abbiamo
gia' fatto un piccolo video di 24 minuti per il convegno, in cui
raccogliamo alcune testimonianze, ma vorremmo espandere quel
concetto e farne un prodotto piu' completo".
Degli altri progetti a sostegno dei fratelli delle persone con
disabilita' parla Piera Carlini, funzionario del Comune di San
Lazzaro coinvolta nella creazione di uno sportello Asl dedicato
ai siblings: "Dovremmo cominciare dopo l'estate con due percorsi
dedicati a bambini dell'ultimo anno delle materne e a ragazzini
tra gli 11 e i 14 anni - spiega -. In entrambi i casi saranno 4
incontri con due nostri educatori specializzati in disabilita'
infantile, a cui seguira' un quinto incontro che coinvolgera'
anche i genitori. Con i bambini piccoli organizzeremo momenti di
gioco ed educazione alle relazioni tra pari che si concluderanno
con una lettera ai genitori, mentre per i ragazzi piu' grandi ci
concentreremo su come insegnare loro a gestire i rapporti con i
coetanei e su come presentare agli amici i fratelli disabili e a
gestire le situazioni difficoltose che potrebbero venirsi a
creare". Il finanziamento sara' con fondi comunali, e si spera di
convincere le famiglie a portare questo genere di problemi anche
fuori dall'ambito domestico. "Un aiuto fin dai primi anni
dell'infanzia - conclude la Carlini - puo' aiutare i bambini a
convivere meglio con una situazione di questo tipo".
(Wel/ Dire)