(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 lug. - Non solo mare. Con il
caldo si va anche a cercare un po' refrigerio in piscina.
Attenzione pero' ad uso smoderato della piscina, ancor di piu' ad
un uso non vigile: le piscine sono ambienti chiusi con acqua che
cambia di tanto in tanto, e che puo' diffondere infezioni, le
cosiddette "water-wash disease", patologie tipiche di chi
preferisce l'acqua clorata a quella salata: congiuntiviti, otiti
e infezioni cutanee. Le piscine ben tenute sono abbastanza
sicure, e per diminuire il rischio di incorrere in questi
spiacevoli disturbi basterebbe adottare piccoli accorgimenti. Nel
caso, invece, di piscine poco pulite, con impianti di depurazione
maltrattati la questione si fa piu' pericolosa. Una temperatura
dell'acqua troppo alta e, sulla superficie, secrezioni nasali,
orofaringee e squame cutanee dei bagnanti, formano un cocktail
che puo' essere micidiale.
Altri rischi da cui ben guardarsi, poi, sono gli stafilococchi
presenti sulla cute lesa delle persone: regola numero 1, quindi,
per un corretto uso delle piscine, e' non bagnarsi mai se si ha
una ferita. Il rischio e' che si contamini l'acqua e si
peggiorino le condizioni della nostra ferita. Stesso discorso
vale per influenza con febbre, mal di gola e raffreddore. Anche
la doccia prima di entrare in acqua e' fondamentale a preparare
la pelle all'ingresso in piscina. Inoltre, mai dimenticare le
ciabatte: proteggono da contaminazioni fungine, virali o
batteriche.
(Wel/ Dire)