'PADRE NOSTRO, DAGLI OGGI UN FIGLIO DISABILE'
SIMONA BELLINI, PRESIDENTE COMITATO PREPENSIONAMENTO FAMILIARI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 lug. - "Una benedizione tutta
speciale" cosi' la definisce Simona Bellini, presidente del
Comitato per il prepensionamento dei familiari di disabili gravi
e gravissimi, quella che rivolge con esasperazione e coraggio a
Dio, una benedizione rivolta ai politici sordi e al mondo
dell'informazione, a quei "paladini delle ingiustizie ma che
ignorano le nostre situazioni rendendoci invisibili,
contrariamente alla missione alla quale dovrebbero essersi
votati". "Ti prego Padre, manda a coloro che ci governano un
figlio o un nipote gravemente disabile, fai scoprire loro il
sacrificio di una dedizione totale, 24 ore al giorno e per 365
giorni l'anno, senza riposo ne' interruzioni. Permetti loro di
scoprire l'amore incondizionato necessario per cambiare pannoloni
maleodoranti, asciugare saliva, lavare, accudire, inserire
cateteri, imboccare, somministrare medicine, gestire le emergenze
di crisi epilettiche, aggressivita', autolesionismo, notti
insonni..".
Ma qual e' la situazione del disegno di legge piu' lungo che la
storia legislativa italiana abbia mai conosciuto? Dopo 16 anni di
attesa, il disegno di legge e' all'esame della Commissione
Bilancio del Senato che dovra' valutarne l'impatto economico
mentre i familiari dei disabili gravi e gravissimi lo considerano
piuttosto riduttivo. Il disegno di legge prevede 4 anni di
abbassamento dell'eta' anagrafica e il "coefficiente 92" (eta'
anagrafica piu' anni di contributi) per poter richiedere il
pensionamento, un parametro considerato dal Comitato dei
familiari "perverso in quanto - dato che il coefficiente valido
per tutti al momento e' 96 - su questo punto gli anni concessi
sono in realta' solamente 2 visto che ogni anno che trascorre si
aumenta di 2 punti, 1 per l'eta' ed uno per i contributi".
Questo vuol dire che per poter andare in pensione veramente a 56
anni il familiare dovrebbe avere almeno 36 anni di contributi:
"un sogno - dicono dal Comitato - specie per le mamme, spesso
fruitrici dei permessi mensili concessi dalla legge104 che per
circa 10 anni non sono stati coperti con contribuzione figurativa
e ancora piu' spesso costrette ad optare per l'orario di lavoro
part-time che prevede una contribuzione proporzionalmente
ridotta". Inoltre il disegno di legge non prevede alcuna
contribuzione figurativa per quanto concesso.
Un testo imperfetto sotto molti punti di vista, che e' stato
approvato dalla Camera dei deputati il 19 maggio 2010 e da circa
un mese e mezzo staziona in Commissione bilancio del Senato con
brevi passaggi alla Commissione lavoro dove ieri, nonostante
fosse in calendario, non e' stato discusso. "La verita' - dice
Simona Bellini - e' che questa non e' un'emergenza per nessuno e
che non hanno alcuna voglia di approvare questo testo di legge
perche' la copertura dovrebbe essere garantita dai risparmi delle
auto blu dei politici", cosi' come prevede il testo attualmente.
Da qui il grido di rabbia della Bellini che e' anche un augurio
vero, "quello di fare l'esperienza diretta di un amore unico,
totalizzante" come quello che ogni giorno sperimenta Simona con
impegno e sacrificio, "l'esperienza di vita piu' bella che il
buon Dio mi abbia dato" dice.
(Wel/ Dire)
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