(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 lug. - "In queste condizioni
di finanza pubblica e di clima politico era impensabile che la
scuola uscisse del tutto indenne da una manovra volta a
recuperare risorse per oltre quaranta miliardi di euro; il peso
degli interventi previsti per il settore dell'istruzione potrebbe
anche dirsi sopportabile, se non fosse che il comparto ha gia'
pagato in questi anni un costo elevatissimo alle politiche di
risanamento". È quanto afferma in una nota Francesco Scrima,
segretario generale Cisl Scuola.
"Il fatto che non si prevedano ulteriori riduzioni di posti
rispetto a quelli attivati nel 2011/12 puo' essere una prima
risposta alle nostre ripetute richieste di porre fine a
un'insostenibile politica di tagli agli organici- continua- Lo
stesso vale anche per l'esplicita conferma dei parametri
attualmente vigenti per l'organico del sostegno, presupposto
necessario per chi, come noi, punta a mantenere e consolidare le
pratiche di integrazione che qualificano il nostro sistema
scolastico". Secondo il segretario Cgil "interventi piu'
consistenti attengono al dimensionamento della rete scolastica:
al riguardo, rischia di essere riduttivo limitare la questione ad
un mero ritocco di parametri numerici, trattandosi di una
rivisitazione di modelli organizzativi che necessariamente chiama
in causa le competenze di altri livelli istituzionali (regioni,
province, comuni)".
Sul versante assunzioni "non e' messo in discussione il piano
triennale per la scuola previsto dal decreto sviluppo, di cui e'
imminente la conversione in legge. L'immediata copertura di tutti
i posti vacanti e disponibili del personale docente e Ata resta
l'obiettivo che vogliamo conseguire in tempo utile per l'avvio
del prossimo anno scolastico. Su questo abbiamo chiesto al
Governo di convocarci, ci attendiamo che lo faccia nel giro di
pochi giorni".
(Wel/ Dire)