REPORTAGE FOTOGRAFICO REALIZZATO TRA SENEGAL E GUINEA-BISSAU
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 lug. - "Ed e' lungo quei
sentieri di sabbia che si compie il destino di nuove vite,
giovani madri che cercano di raggiungere Kabrousse, il primo
villaggio 'oltre il confine', ma che spesso sono costrette a
fermarsi nella 'capanna del parto', una casa di fango e paglia
senza assistenza medica ed in pessime condizioni
igienico-sanitarie o nel peggiore dei casi partorire lungo la
pista con il rischio di perdere i propri figli". Il fotografo
jesino Federico Bravi commenta i suoi scatti frutto del reportage
realizzato al confine tra Senegal e Guinea-Bissau, seguendo la
lunga marcia delle donne incinte che dalla Guinea vanno a
partorire oltre il confine. La mostra, la quarta personale del
reporter, e' stata inaugurata venerdi' 24 giugno all'Aula del
Mare di Ancona e sara' esposta fino a sabato 9 luglio.
Nato nel 1967, Bravi ha iniziato a lavorare con la macchina
fotografica terminati gli studi. Ha frequentato i circoli della
sua citta', Jesi, e una scuola di fotografia industriale. Nel
1995 e' entrato a far parte del Gruppo Manservigi di Monsano (AN)
come fotografo professionista nel settore della fotografia
industriale, pubblicitaria e arredamento. La sua passione e',
pero', il reportage di viaggio, di documentazione e sociale. Ha
iniziato, cosi', a realizzare reportage dai paesi in cui viaggia
e fa esperienze di volontariato. Thailandia, Cuba, Giordania,
Myanmar, Europa, Guatemala, India, Kenya, Senegal, Guinea-Bissau.
Da questi viaggi nascono le sue mostre. La prima nel 2002 quando,
per la Fondazione Francesca Rava, al Castello Sforzesco di
Milano, espone alcuni scatti nella collettiva dal titolo
"Obiettivo bambini". L'anno seguente realizza la prima personale
a Jesi e la prima pubblicazione, "Give me caramella - Immagini
dal sud del mondo", dedicata a Cuba, Kenya e Guatemala. Scatti,
questi raccolti nel volume, gia' esposti al Festival Multietnico
di Fabriano, al Castello di Frontone, a Numana e a Senigallia.
Nel 2008 alcune sue immagini sono state esposte nella
collettiva itinerante nella provincia di Ancona "Target 2015: i
poveri non possono aspettare" e, nel 2009, ha esposto a Jesi e a
Senigallia la prima mostra a colori, "Lungo la pista per
Mikinduri", realizzata in Kenya. L'anno scorso, Bravi ha
documentato la sua esperienza in India nella sua terza personale:
"Sorrisi di seta - Reportage dall'India", in mostra a Serra San
Quirico, Morro d'Alba e in altri comuni marchigiani.
La mostra "Oltre il confine. Una storia africana" e' aperta al
pubblico da martedi' a domenica, dalle 17 alle 20, all'Aula del
Mare di Ancona, al porto storico, Molo Santa Maria (adiacente
alla ex biglietteria).
(Wel/ Dire)