RAPPORTO SOCIALE GIOVANI GENERAZIONI 2010 DELLA PROVINCIA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 giu. - Sempre meno giovani e
senza lavoro. È quanto emerge dal Rapporto sociale giovani
generazioni 2010 presentato ieri in Provincia. Complessivamente,
tra il 2001 e il 2010 la popolazione tra 0 e 34 anni e' cresciuta
del 2,4% (da 310.759 a 318.143) a fronte di un tasso di crescita
totale dell'8,4% (da 94.809 a 991.995): cio' significa che e'
diminuita la quota giovani sul totale della popolazione (dal 34%
del 2001 al 32,1% del 2010) in linea con la tendenza nazionale.
In particolare, i bambini (da 0 a 10 anni) sono cresciuti del
20,5%, i giovani (classe 18-34) in 10 anni sono invece diminuiti
del 9.9%. Le zone piu' "giovani", dove circa il 34% e' under 34,
sono prevalentemente in pianura (al di fuori dei comuni piu'
popolosi, Bologna e Imola): a Sant'Agata Bolognese e Castello
d'Argile gli under 35 sono quasi il 38% dei residenti. Le aree
"meno giovani" coincidono invece in gran parte con la montagna: a
Camugnano, Castel d'Aiano, Lizzano, Granaglione e Savigno sono,
infatti, meno del 30%. Sul totale dei giovani da 0 a 34 anni
residenti in provincia al 31 dicembre 2010 (318.143), sono piu'
numerosi i maschi delle femmine (162.164 contro 155.979) con un
divario piu' elevato (53% dei maschi) nei ragazzi di 17 anni. Da
notare che, rispetto al 2009, nel 2010 mentre la popolazione
giovanile (0-34) aumenta solo dello 0,1% i giovani stranieri
residenti della stessa fascia d'eta' aumentano del 6,3%.
Giovani piu' colpiti dalla crisi. I dati Istat mostrano,
infatti, come tra i 15 e i 24 anni la disoccupazione e' pari al
30% circa, anche se nella provincia il tasso complessivo permane
piu' basso rispetto alla media nazionale: 5% rispetto all'8,4%.
Analizzando i dati degli iscritti ai Centri per l'impiego nel
2010, si puo' notare come la crisi colpisca in prevalenza i
giovani tra i 25 e i 35 anni, anche fra gli stranieri che
aumentano la presenza nelle liste di oltre il 25% tra il 2009 e
il 2010. Positiva, invece, la variazione nel 2010 rispetto
all'anno precedente degli avviamenti al lavoro per gli under 25
registrati dal Siler: oltre 196 mila (+3,6%), ma si tratta in
prevalenza di contratti a tempo determinato, a progetto, a
collaborazione, il contratto di somministrazione e quello per la
pubblica amministrazione.
In calo anche le risorse dedicate alle politiche giovanili.
Rispetto al 2009 si registrano una diminuzione di circa un
milione di euro (-4%). Una flessione che, secondo la Provincia,
e' dovuta soprattutto ai minori trasferimenti da altri enti. In
totale, gli importi gestiti dalla Provincia sono pari a quasi 33
milioni di euro: di questi 3.942.479 euro sono finanziati dalla
Provincia, 82.405 euro dai Comuni, 14.677.365 euro dalla
Regioner, 13.166.501 euro dall'Ue, 853.600 euro dai ministeri,
169.366 euro da contributi privati e 10.822 euro da altri. Le
aree di intervento prevalenti sono: sicurezza (salute, stili di
vita sani, famiglie e accoglienza), indipendenza (sviluppo delle
potenzialita' dei bambini, sviluppo delle opportunita' di lavoro,
creativita', mobilita'), inclusione (diritto allo studio,
integrazione e aggregazione sociale), partecipazione
(cittadinanza attiva e responsabile, pari opportunita' di
genere). "Dobbiamo vigilare affinche' l'emergenza non tolga
ossigeno alle aree di intervento che non coprono bisogni primari,
ma contribuiscono a migliorare la qualita' della vita dei giovani
- ha sottolineato Beatrice Draghetti, presidente della Provincia
- e che concorrono alla formazione dei giovani, sia come
cittadini, sia come persone con interessi, talenti, sensibilita'
vocazioni, desideri".
(Wel/ Dire)