SONO 630 MILA, I NATI IN ITALIA NEL 2008-2009 SONO OLTRE 200 MILA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 giu. - Fra alcuni anni gli
alunni stranieri potrebbero essere piu' numerosi di quelli
italiani. Un sorpasso che statistici e demografi prevedono nel
2050, che altri anticipano, e che comunque pone interrogativi sui
mutamenti e sugli effetti possibili. La stima e' riportata
dall'indagine della Commissione cultura, scienza e istruzione
della Camera dei deputati presentata oggi a Roma.
Una fotografia degli alunni stranieri in Italia e un
contenitore di proposte per l'integrazione di esperti e
associazioni da presentare al governo, articolata in un numero
consistente di audizioni, durata circa sei mesi, e svolta tra il
secondo semestre del 2009 e il marzo 2010, in sette sedute.
L'indagine e' illustrata da Maria Letizia De Torre, segretario
della commissione cultura. Durante l'indagine sono stati
ascoltati docenti universitari di sociologia dell'educazione e
pedagogia; rappresentanti di centri e associazioni
interculturali; rappresentanti dell'Upi e dell'Anci; il capo
dipartimento per la programmazione del ministero dell'istruzione,
universita' e ricerca; assessori competenti di enti locali;
docenti e dirigenti scolastici; rappresentanti dei mediatori
culturali e delle associazioni degli immigrati in Italia,
rappresentanti dell'Unicef Italia e il direttore del Consiglio
italiano per i rifugiati.
I dati. Anche se la percentuale di alunni con cittadinanza non
italiana, 629.360, secondo le stime del ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca al dicembre
2009, non rappresenta una percentuale altissima rispetto ad altri
Paesi europei, un grande impatto ha avuto in Italia l'aumento
consistente di circa 70 mila alunni all'anno, registratosi
nell'ultimo quinquennio, soprattutto perche' l'aumento si e'
concentrato in alcune scuole e territori.
Sempre in base alle elaborazioni di dati svolte nel dicembre
2009 dal Servizio statistico del ministero dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca e' emerso infatti che
l'incremento maggiore di presenze di alunni stranieri si e'
registrato nella scuola dell'infanzia (12,%), seguito da quello
della scuola secondaria di primo grado (10, 8%) e da quello di
secondo grado (9,3%); nella scuola primaria invece l'incremento
registrato e' stato minore (7,6%). Dal confronto con gli iscritti
stranieri degli ultimi due anni, si e' rilevato inoltre che il
costante aumento e' stato rallentato, visto che nell'anno
scolastico 2007-2008 l'incremento era stato del 14,5%, contro il
9,6% registrato nel periodo 2008-2009.
La presenza degli alunni stranieri e' quindi un dato
strutturale del sistema scolastico italiano, facendo registrare
un'incidenza pari al 7% del totale degli studenti, con un valore
assoluto di 629.360 unita', rispetto ad una popolazione
scolastica complessiva di 8.945.978 unita'. È aumentato cosi', in
tutti gli ordini di scuola, anche il fenomeno degli alunni
stranieri nati in Italia, che hanno superato nel periodo
2008-2009 le duecentomila unita', con un incremento percentuale
di 17 punti rispetto all'anno precedente (40% del totale).
Il 26,2% delle scuole peraltro ancora non rileva la presenza di
alunni stranieri: in circa il 47% dei casi, infatti, la
consistenza del fenomeno raggiunge il 10% degli iscritti, mentre
solo il 2,8% delle scuole presenta un numero di studenti
stranieri superiore al 30% degli iscritti. Si riscontra inoltre
che circa il 18% delle istituzioni scolastiche ha una presenza
straniera compresa tra l'11 e il 20%, mentre nell'82,7% degli
istituti di secondo grado la percentuale di studenti non italiani
e' inferiore al 20%. L'indagine ha avuto modo di confermare
inoltre che a livello nazionale e' ormai consolidata la maggior
presenza degli studenti con cittadinanza rumena, che ha raggiunto
il 16,8% del totale degli alunni stranieri, pari a 105.682. La
Romania, insieme ad Albania e Marocco, contribuiscono inoltre per
circa il 45% al totale del contingente degli alunni stranieri. I
paesi di provenienza sono 191. Su 862.453 minori stranieri
residenti in Italia al primo gennaio 2009, il 60% - 518.700 - e'
nato in Italia.
L'indagine al governo chiede di prevedere risorse certe,
dedicate e impiegate non solo per le emergenze, ma anche per
costruire modalita' di lavoro stabili, diffuse in tutte le scuole
italiane.
Il Parlamento dovra' fornire indicazioni, al riguardo,
all'esecutivo. L'evento viene trasmesso in diretta webtv.
(Wel/ Dire)