LA NUOVA STRUTTURA POTRA' OSPITARE 10 PAZIENTI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 giu. - Per anoressia e
bulimia sorgera' presto un centro diurno al S.Angelo dei Rossi di
Messina. Il centro diurno per la riabilitazione nutrizionale, che
potra' ospitare dieci pazienti e che dovrebbe essere avviato al
termine dell'estate, e' una struttura fondamentale sia nel
trattamento precoce, che nella fase intermedia tra il ricovero e
il ritorno alla vita normale.
Secondo gli studiosi sui disturbi del comportamento alimentare,
infatti, e' sempre piu' necessario intervenire nella fase precoce
del disturbo.
Il Dipartimento di Salute Mentale dell'Asp 5, dopo un progetto
sperimentale del 2004 per il trattamento dei DCA, nel 2007 ha
avviato un ambulatorio di assistenza specifica.
Adesso con il fondo regionale istituito nell'ambito del "Progetto
obiettivo del piano sanitario nazionale - azione bulimia e
anoressia", 600 mila euro verranno ripartite tra Messina e
Palermo (uniche realta' siciliane dotate di questo tipo di
ambulatori) per il potenziamento dei servizi, l'attivazione di
sportelli di ascolto periferici e soprattutto l'attuazione di uno
degli aspetti piu' importanti della terapia riabilitativa:
l'assistenza semi-residenziale diurna per la somministrazione dei
pasti assistiti.
Il progetto e' partito da un mese e ieri, nella cittadella
sanitaria dell'ex Mandalari, e' cominciata l'attivita' di
formazione per psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili e
tecnici della riabilitazione psichiatrica.
In provincia di Messina sono 2 mila le donne di eta' compresa tra
i 14 e i 25 anni, senza contare dunque le altre fasce di eta' e i
casi tra i ragazzi, che soffrono di anoressia, bulimia e altre
patologie che rientrano nei DCA.
"Abbiamo bisogno di far crescere un servizio - ha detto il
direttore del dipartimento, Biagio Gennaro - che e' stato finora
piccolo di fronte all'enormita' di un problema che richiede un
livello intenso di assistenza".
"La Regione ha speso fiumi di soldi per l'esportazione di casi in
strutture specializzate che in Italia sono da Lagonegro in su -
ha spiegato la dott.ssa Rossana Mangiapane, responsabile
dell'Unita' operativa per i Disturbi del comportamento alimentare
del Dipartimento -, risorse che avrebbero potuto essere investite
invece in centri di assistenza. Tuttavia, grazie anche al
progetto ministeriale per le buone pratiche di cura e la
prevenzione, l'assessore alla Salute Massimo Russo sta mostrando
riguardo al problema grande sensibilita', inserendo i DCA nel
piano sanitario regionale. La Sicilia e' indietro di circa 30
anni per la cura dei disturbi alimentari. Ma ora finalmente
qualcosa si muove".
(Wel/ Dire)