(DIRE) Roma, 21 giu. - "Spostare sempre piu' avanti l'eta' della
gravidanza e' rischioso per la madre e per il feto. Le risorse
pubbliche vanno investite per proteggere la fertilita', non per
creare illusioni nelle cinquantenni". E' il commento del
presidente della Societa' italiana di ginecologia e ostetricia
(Sigo), Nicola Surico, sulla delibera della Regione Veneto che
prevede un ampliamento dell'eta' per l'accesso alla procreazione
medicalmente assistita (Pma). "Siamo nettamente contrari-
sottolinea Surico- Il nostro compito e' fornire le giuste
informazioni e la migliore assistenza. La letteratura scientifica
ci dice chiaramente che a 50 anni le possibilita' di successo di
queste tecniche sono ridotte al minimo mentre aumentano in
maniera esponenziale le complicanze".
"C'e' inoltre un costo, personale e collettivo, non
trascurabile -secondo Sigo- Il servizio pubblico potrebbe
destinare queste risorse a campagne per proteggere la fertilita',
sempre piu' minacciata da stili di vita scorretti".
Su questo fronte la Sigo collabora da tempo con il ministero
della Salute sul progetto 'Scuola di fertilita'' e per la
campagna 'La fertilita' e' un bene comune. Prenditene cura'. Dal
2005 al 2008 in Italia i cicli di fecondazione assistita su
pazienti fra i 40 e i 45 anni sono aumentati del 6,1%, e l'eta'
media di chi ricorre a queste tecniche e' piu' elevata rispetto
agli altri paesi europei. Il presidente Sigo riassume in 5 punti
i consigli per le donne che intendono diventare madri: "Non
attendere troppo a lungo, mantenere il giusto peso forma, ne'
troppo grasse, ne' troppo magre. Non fumare: anche in caso di
ricorso alle tecniche di Pma, a parita' di altri fattori, le
fumatrici impiegano in media un anno in piu' a rimanere incinta.
Il consumo di alcol va moderato e non bisogna trascurare le
infezioni: spesso non danno sintomi all'inizio, ma nel lungo
periodo possono compromettere la fertilita'".
(Fonte: www.panoramasanita.it)
(Wel/ Dire)