"OCCORRE COORDINARE TEMPO DI VITA E TEMPO DELLA SCUOLA"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 giu. - "Coordinare meglio il
tempo di vita e il tempo della scuola". È questa per mons.
Vittorio Nozza -direttore di Caritas Italiana, che stamattina ha
aperto i lavori della presentazione del rapporto "Gli alunni con
disabilita' nella scuola italiana: bilancio e proposte" curato da
Associazione Treellle, Caritas Italiana e Fondazione Giovanni
Agnelli -una delle 'necessita' strategiche" da mettere in atto
inItalia in tema di integrazione delle persone con disabilita' a
scuola e non solo. Nonostante "l'Italia sia tra i primi paesi ad
aver attuato l'integrazione degli alunni con disabilita' in
scuole e classi regolari e che le pratiche pedagogiche del
modello italiano si siano progressivamente affermate a livello
internazionale in altri sistemi scolastici", nel nostro paese
esistono ancora dei gap da colmare. Il primo, ha affermato Nozza,
e' quello tra il mondo della scuola e il resto della societa'
nella vita quotidiana. "I ragazzi disabili trovano nella scuola,
in particolar modo in quella primaria - ha spiegato Nozza -, un
mondo ricco, coinvolgente e inclusivo, un contesto che si vive
volentieri. All'esterno, nei contesti ordinari della vita
permangono una serie di problemi di barriere che limitano il
soddisfacimento dei bisogni, personali e familiari". Altro gap,
ha affermato Nozza, e' quello che si riflette nel mondo del
volontariato e dell'impegno sociale "dove l'universo della
disabilita' e' ben conosciuto, ma c'e' un po' presenza a ranghi
sparsi. Si fatica a mettere in atto coordinamento e c'e' una
scarsa collaborazione tra le realta' di volontariato e di terzo
settore dentro e fuori la scuola. Anche sulla stessa famiglia
intervengono soggetti diversi che spesso non dialogano fra loro".
(Wel/ Dire)