(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 giu. - I Cobas della scuola
hanno manifestato questa mattina al ministero dell'Istruzione
contro "i tagli imposti dal ministro Gelmini e dal governo".
Contro "la distruzione della scuola pubblica" alcune decine di
insegnanti hanno manifestato sulle gradinate del dicastero
insieme al portavoce dei Cobas Piero Bernocchi. Il sindacato ha
dato, poi, ufficialmente il via anche allo sciopero degli
scrutini e i primi stop alla valutazione si registrano in citta'
come Roma e Civitavecchia. "Stamattina- racconta la professoressa
Elisabetta Varalda, docente di inglese del liceo Colonna di Roma-
mi sono dichiarata in sciopero e sono stati interrotti gli
scrutini dalla prima alla quarta classe della mia sezione. La mia
protesta vuole denunciare una scuola in cui se prima avevi 23-24
alunni per classe, ora ne hai 30 e l'apprendimento diventa
davvero difficile. Intanto noi docenti siamo costretti piu' a
fare i burocrati che gli insegnanti: passiamo il tempo a riempire
carte".
Altri stop si registreranno domani all'Istituto d'Arte di
Civitavecchia: "Ci stanno licealizzando, non avremo piu'
lavoratori che sono la nostra peculiarita'. Per questo
scioperero'", annuncia l'insegnante Valeria Paris. Il clou dello
sciopero degli scrutini sara' "domani, a quel punto faremo un
bilancio- spiega Bernocchi- anche se il referendum ci ha
penalizzato perche' molti presidi hanno anticipato gli scrutini
oppure li hanno fissati in date posteriori a quelle dello
sciopero perche' le loro scuole erano peggio. Ma noi- chiude-
andiamo comunque avanti, dobbiamo denunciare i tagli, soprattutto
ora che, con la prossima manovra, si parla della possibilita' di
tagliare un ulteriore 5% sulla scuola e la sanita' e di bloccare
il rinnovo dei contratti fino al 2014".
(Wel/ Dire)