ALUNNI DISABILI IN CRESCITA: SONO IL 2,24% DEL TOTALE
62 MILA IN PIU' IN 10 ANNI, INCREMENTO MAGGIORE NELLE SECONDARIE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 giu. - È un dato in costante
crescita quello relativo al numero di alunni disabili nelle
scuole italiane. Dai 138.600 dell'anno scolastico 2001/02 si e'
passati ai 178.200 del 2005/06, fino ai 200 mila del 2009/10, con
un "balzo", nell'arco di un decennio" di 62 mila unita' (+45%).
Numeri, questi, solo in apparente contrasto con quelli diffusi lo
scorso mese di gennaio dall'Istat, che riferiva di 130 mila
studenti disabili: la stima, infatti, riguardava solo le scuole
primarie e secondarie di I grado, statali e non statali. I dati
presentati oggi dal rapporto "Gli alunni con disabilita' nella
scuola italiana: bilancio e proposte", redatto da Associazione
Treelle, Caritas Italiana e Fondazione Giovanni Agnelli (edizioni
Erikson), sono invece relativi alle scuole di ogni ordine e grado.
Cresce, secondo il Rapporto, anche l'incidenza percentuale
rispetto al totale degli studenti, passata dall'1,59% del 2001/02
al 2% del 2005/06, fino al 2,24% dell'ultimo anno. Questa e'
comunque piu' evidente nella scuola secondaria di 1° grado, dove
tocca il 3,3%, "con picchi degni di nota in Trentino Alto Adige e
nel Lazio e con la Basilicata che presenta la piu' bassa
incidenza" si legge nel report. L'incremento piu' consistente, in
termini assoluti, interessa invece le secondarie di 2° grado
(+118%). E questo a causa della "tendenza a trattenere piu' a
lungo all'interno del sistema scolastico i ragazzi con
disabilita'". Le ragioni sono varie: l'innalzamento dell'obbligo
formativo che ha inciso maggiormente sui ragazzi a rischio di
fuoriuscita dal sistema dopo la licenza media, l'aumento delle
ripetente e la carenza, soprattutto in alcune regioni, di servizi
di formazione e inserimento lavorativo.
Quanto alle tipologie di disabilita' presenti nelle classi
italiane, dall'anno scolastico 2009/10 il Miur ha reso piu'
articolata la rilevazione, con un passaggio da 3 a 5 categorie.
Cosi', i circa 190 mila casi di disabilita' "psicofisiche" sono
ora suddivisi in "intellettive" (circa 135 mila), "motorie"
(quasi 12 mila) e "altre" (oltre 43 mila). Sono poi 3.748 gli
alunni con disabilita' visiva e 6.769 quelli con disabilita'
uditiva. Piu' nel dettaglio entra una recente rilevazione
condotta dal Miur e dall'Istat, estesa pero' alle sole scuole
primarie e secondarie di primo grado. "Da questi primi dati -
anticipa il rapporto - si rileva la forte incidenza dei ritardi
mentali (40% degli alunni con disabilita' nelle primarie e 43%
nelle secondarie di 1° grado), i disturbi dell'apprendimento (26%
e 34%) e del linguaggio (26% e 18%), ma anche dell'attenzione
(26% e 24%), affettivo-relazionali (24% e 20%) e comportamentali
(17,5% in entrambi gli ordini)". L'indagine evidenzia anche che
queste tre ultime tipologie sono maggiormente presenti al Sud
rispetto che al Centro e al Nord (con differenze che oscillano
dal 7% al 10%).
(Wel/ Dire)
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