(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 giu. - Il rappresentante Unicef per il Sudan, Nils Kastberg, invita i governi del nord e del sud del Sudan a consentire l'accesso umanitario immediato.
"Ci vuole piu' coraggio a parlare che a combattere ed e' incoraggiante vedere che il Presidente Omar Hassan al Bashir e il Primo Vice-Presidente, Salva Kiir Mayardit, abbiano cominciato a fare esattamente questo.
Nelle scorse settimane, a Abyei, Kadugli e in altre parti del sud del Kordofan, cosi' come nel Darfur (e ora, nel sud dello stato del Nilo Azzurro), abbiamo assistito a una totale mancanza di rispetto per i principi umanitari internazionali da parte del Sudan People's Liberation Army (Spla), del Sudan armed forces (Saf) e di altri gruppi armati nelle aree in cui operano.
Questo e' il momento per il presidente Bashir e per il vice-presidente Kiir di mandare un messaggio chiaro e inequivocabile - che arrivi ad ogni soldato sul campo - "che negare l'accesso umanitario costituisce una grave violazione dei diritti umani. Quando prevalgono i combattimenti alle parole, sono le mamme e i bambini che pagano il prezzo piu' pesante. E' disumano negare l'accesso a coloro che vogliono portare cure salvavita e servizi. Nelle diverse aree di conflitto, si alza un drammatico appello affiche' prevalga l'umanita', cosi' che i bambini possano svegliarsi al suono dell'acqua corrente piuttosto che quella dei bombardamenti, possano dormire pacificamente, dopo aver mangiato, invece di stare rannicchiati sotto i proiettili sparati dagli Ak 47".
"Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a quanto sta accadendo. A nome di tutte le donne sudanesi e dei bambini nelle zone colpite, ci deve essere piena liberta' di circolazione e libero accesso umanitario per tutti coloro che - in modo imparziale- vogliono cercare di arrivare (per portare aiuto)".
L'Unicef e i suoi partner hanno le risorse e il personale sul campo per fornire rapidamente aiuto alle decine di migliaia di persone sfollate a causa dei combattimenti. Tutto quello che occorre e' che le forze militari che attualmente bloccano il loro percorso, consentano il passaggio.
Come presidente e vicepresidente che si impegnano per il dialogo, "Bashir e Kiir hanno la responsabilita' di agire per garantire che tutti gli ostacoli che impediscono l'accesso umanitario siano sollevati e che le disposizioni possano raggiungere tutte le forze sotto il loro comando. Questo sarebbe un segno di vero coraggio nella leadership".
(Wel/ Dire)