L'AGRICOLTURA CERCA I GIOVANI, UNDER 35 IL 3,4% IMPRESE
PERCENTUALI BASSE ANCHE IN EUROPA MA QUASI DOPPIE: 6% IN 2010.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 giu. - L'agricoltura italiana
e' tra le piu' vecchie d'Europa. "Nel 2010 per ogni imprenditore
agricolo 'under 35' ce ne sono 15 con piu' di 65 anni di eta'".
Nel 2005 erano "solo" 11. Il fatto e' che "la burocrazia, la
mancanza di agevolazioni per l'acquisto della terra e per il
subentro in azienda, il credito oneroso non favoriscono certo il
ricambio generazionale". E il risultato e' che "ad oggi, nel
comparto agricolo, ci sono soltanto il 3,4% di giovani conduttori
sotto i 35 anni e meno del 7% sotto i 40". Lo sottolinea la
Cia-Confederazione italiana agricoltori in occasione della quinta
Conferenza economica in corso a Lecce.
In pratica, "solo 112 mila aziende agricole- rileva la Cia-
sono guidate da giovani su un totale di 1,7 milioni di imprese
del comparto sparse su tutto il territorio nazionale".
All'opposto, "il 44,7% dei titolari di aziende (quasi uno su due)
ha un'eta' pari o superiore a 65 anni, mentre il restante 52% si
colloca tra i 35 e i 65 anni".
Una situazione "allarmante", dunque, per cui siamo tra i
"fanalini di coda" in Ue. Sebbene anche in Europa le percentuali
di giovani agricoltori "sono bassissime, e nel 2010 sono
ulteriormente diminuite passando dal 7 al 6%, il Belpaese fa
peggio di tutti o quasi, collocandosi in fondo alla classifica
sull'indice di ricambio generazionale. Siamo quart'ultimi su
ventisette- denuncia la Confederazione- dopo di noi solo la Gran
Bretagna, Cipro e il Portogallo. Primi in graduatoria, invece,
gli stati dell'Europa dell'Est, come Polonia e Repubblica Ceca,
entrati a far parte dell'Ue piu' di recente".
(Wel/ Dire)
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