(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 giu. - Sono l'Asia e il
Pacifico le zone dove e' maggiormente presente il fenomeno del
lavoro minorile rischioso.
Piu' del 60% dei bambini impiegati in lavori pericolosi sono
maschi e molti di questi ragazzi devono far fronte a lunghe
giornate di lavoro, situazione che aumenta l'esposizione ai
rischi. Secondo alcuni studi, inoltre, il tasso di incidentalita'
e di mortalita' sul lavoro e' maggiore tra i bambini che tra gli
adulti. I dati emergono dal rapporto "Bambini nei lavori
pericolosi: quello che sappiamo, quello che dobbiamo fare"
presentato oggi dall'Ilo in occasione della Giornata mondiale
contro il lavoro minorile.
Dall'indagine emerge che le forme di lavoro piu' pericolose per
i bambini sono presenti nel settore agricolo inteso in senso
ampio: lo studio include infatti la pesca, il settore delle
foreste, ma anche l'agricoltura sia di sussistenza che per il
commercio.
L'Ilo sottolinea che anche se"e' necessario rafforzare la
sicurezza e la salute di tutti i lavoratori, misure specifiche di
protezione devono essere prese per gli adolescenti tra l'eta'
minima per essere autorizzati a lavorare e i 18 anni". "Queste
misure- aggiungel'Ilo- devono far parte di un approccio completo
nel quale datori di lavoro e lavoratori insieme agli ispettori
del lavoro devono avere un ruolo di primo piano". Fino a oggi su
183 paesi membri dell'Ilo, 173 si sono impegnati a mettere in
campo misure di contrasto al lavoro pericoloso, ratificando la
convenzione 182 sulle forme peggiori di lavoro per i bambini.
(Wel/ Dire)