(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 giu. - A tre mesi dal
terremoto e lo tsunami in Giappone, mentre sono 94000 le persone
ancora sfollate, Save the Children lancia un piano in 5 anni per
l'uscita dall'emergenza e la ricostruzione nelle prefetture di
Miyagi, Iwate e Fukushima.
Il piano terra' conto anche delle idee e suggerimenti dei
bambini. Sin dalle ore successive al devastante sisma e allo
tsunami, il team di emergenza di Save the Children e' intervenuto
nelle aree piu' colpite di Miyagi e Iwate allestendo 19 "spazi a
misura di bambino" grazie ai quali - attraverso attivita'
ricreative ed educative - i bambini potessero riacquistare un
senso di normalita'. Con la progressiva chiusura dei centri di
evacuazione, sono al momento 5 gli "spazi a misura di bambino"
ancora in funzione, a beneficio di quasi 1000 bambini a Miyagi e
Iwate.
Save the Children inoltre ha assicurato ulteriori aiuti: teatri
mobili allestiti nel vano di carico di Tir, dove mettere in scena
delle piccole rappresentazioni;bagni temporanei per scuole i cui
servizi idrici siano stati danneggiati; kit igienici per famiglie
sfollate e kit scolastici per il rientro a scuola dei bambini.
L'ong sta inoltre garantendo i pasti quotidiani in 20 asili e
scuole elementari, a beneficio di circa 3 milabambini. La
partecipazione dei minori e la considerazione del loro punto di
vista sara' quindi il pilastro portante della strategia
quinquennale di intervento, messa a punto da Save the Children,
in risposta al terremoto e allo tsunami. In particolare
l'organizzazione promuovera' la creazione di 70 club di bambini e
7 Centri di partecipazione ("La voce di Tohoku"): luoghi e spazi
all'interno dei quali i minori possano riunirsi ed elaborare i
loro suggerimenti per la ricostruzione.
Save the Children inoltre portera' avanti interventi per la
protezione e l'istruzione dei bambini e adolescenti colpiti dal
terremoto e dallo tsunami: provvedera' per esempio ad assicurare
spazi di gioco per i bambini, compresi quelli che vivono a
Fukushima e che non possono giocare all'aperto a causa delle
radiazioni; Save the Children poi continuera' a supportare i
servizi all'infanzia, affinche' siano in grado di assicurare
assistenza adeguata a bambini e adolescenti; dara' supporto
finanziario per il proseguimento degli studi a quei bambini i cui
genitori hanno perso il lavoro a seguito del sisma; sosterra' le
scuole colpite; fornira' micro credito e finanziamenti ad
associazioni locali, affinche' sviluppino programmi e interventi
a sostegno delle comunita'.
"Save the Children si e' resa conto che i bisogni cambiano a
seconda delle zone colpite e dunque sta modulando il proprio
intervento tenendo conto delle diverse necessita' di ogni area.
Inoltre continueremo ad ascoltare e consultare i bambini con le
rispettive famiglie e faremo in modo che le loro idee siano
tenute in conto nelle varie attivita' e interventi e nel processo
di ricostruzione", spiega Hiro Miyashita, Responsabile Emergenze
di Save the Children. "Save the Children e' intervenuta in
soccorso di migliaia di bambini sin dalle prime terribili ore e
continuera' a stare al loro fianco nella lunga strada verso la
ricostruzione".
(Wel/ Dire)