(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 giu. - Una lettera di
raccomandazione a tutte le scuole affinche' non aderiscano al
progetto "Scuole in Wi-Fi", il piano lanciato a maggio dai
ministri Brunetta e Gelmini che prevede di dotare tutte le scuole
statali di un punto di accesso Wi-Fi gratuito entro il 2012. Ad
inviarla l'Associazione Genitori Toscana, gia' da tempo "in
allarme per i rischi di una prolungata esposizione dei bambini ai
campi elettromagnetici".
"Adesso chel'Organizzazione mondiale della sanita' ha
classificato un rischiodi livello 2b, ossiapotenzialmente
cancerogeno per gli umani - dice la presidente dell'associazione
Rita Manzani Di Goro -e' necessario seguire una linea di massima
prudenza, soprattutto nei confronti dei minori. Ci aspettiamo dal
ministero dell'istruzione e dalle istituzioni scolastiche una
scelta responsabile che metta al riparo da potenziali rischi per
la salute dei nostri figli".
L'AgencyforResearchonCancer(Iarc), agenzia dell'Oms con sede a
Lione, ha recentemente classificato il rischio basandosi
sull'incremento di casi di glioma, una tipologia maligna che da
sola ha rappresentato due terzi dei 237 mila nuovi casi di tumore
al cervello verificatisi nel 2008 - spiega una nota dell'Age -
Gli studi mostrano un aumento di rischi per glioma per la
categoria di forti utilizzatori".
L'Age Toscana non trascura una riflessione anche dal punto di
vista pedagogico: "Sappiamo ormai che la consuetudine con i nuovi
media ha modificato le modalita' di apprendimento dei cosiddetti
'nativi digitali' e forse anche la loro struttura di pensiero.
Bravissimi a trattare suoni, immagini, informazioni, manifestano
difficolta' con ortografia, poesie e tabelline.C'e' da chiedersi
se non convenga riproporre gli strumenti tradizionali(carta,
penna, memoria)da affiancare alle nuove tecnologie, in modo che
facolta' importanti non vengano d'un tratto dimenticate, e
riservare i nuovi strumenti multimediali, come le lavagne
interattive, alle zone del Paese in cui internet e' meno diffuso,
in modo da offrire a tutti i nostri giovani le medesime
opportunita'".
(Wel/ Dire)