(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 giu. - Gli studenti italiani e
i loro genitori continuano a credere nella laurea. Il titolo di
dottore resta un obiettivo, ma la crisi morde e si studiano
strategie di 'sopravvivenza' per poter studiare: 4 ragazzi su 10
lavorano (6 su 10 nelle famiglie disagiate), 3 su 4 frequentano
un ateneo restando in famiglia e di questi 2 su 3 sono costretti
al pendolarismo forzato perche' la vita da fuori sede e' troppo
cara. A studiare, pero', non si rinuncia e gli universitari si
impegnano sui libri piu' che in passato. E' quanto spiega la
Sesta indagine Eurostudent sulle condizioni di vita e di studio
degli universitari italiani (anno accademico 2008/2009) svolta su
un campione di oltre 4.400 ragazzi. L'indagine e' stata
realizzata dalla fondazione Rui sotto la direzione di Giovanni
Finocchietti, in collaborazione con il Miur.
STUDIARE, UN LAVORO DA 41 ORE A SETTIMANA - Oggi si studia piu'
che in passato: 41 ore a settimana in media, molte piu' delle 32
degli anni '90. Per il 43% dei ragazzi intervistati il corso di
studi svolto e' ampiamente sostenibile. I fuori sede sono i piu'
studiosi (42,2 ore a settimana). I pendolari seguono di piu' le
lezioni rispetto ai ragazzi in sede.
PENDOLARI CAUSA CRISI - Il 50,6% degli studenti e' pendolare per
"sopravvivenza". Studiare da fuori sede costa troppo. I fuori
sede sono solo il 24%. Tre su quattro studiano vivendo a casa. Di
questi due su tre sono pendolari. Niente "bamboccioni", avvertono
i ricercatori. Se tanti studiano restando a casa e' perche' c'e'
piu' offerta sul territorio e perche' ci sono tanti studenti
adulti oggi che per eta' e lavoro non possono spostarsi. Chi vive
da fuori sede nel 17% dei casi condivide l'appartamento con altri
ragazzi. "E' importante che si ponga l'attenzione sul fatto- dice
Finocchietti- che ci siano cosi' tanti pendolari che sono quelli
meno sostenuti dal diritto allo studio e dalle famiglie. A loro
bisogna offrire nuove forme di sostegno".
QUATTRO SU DIECI LAVORANO - la crisi morde e chi studia, spesso,
lavora: in media lo fanno 4 studenti su 10. Piu' sale l'eta' piu'
e' alta la percentuale di lavoratori. I figli di genitori poco
abbienti lavorano di piu' di quelli dei laureati. Fra i 27enni
lavora l'83% dei ragazzi. L'impegno medio di chi lavora e' 15-20
ore a settimana.
DIRITTO ALLO STUDIO PER POCHI - Sei studenti su 10 dell'indagine
non hanno ricevuto aiuti economici. Fra gli aiuti piu' diffusi
c'e' l'esonero parziale dalle tasse (18,2% dei casi). "Nonostante
la crisi- chiude Finocchietti- i ceti meno abbienti continuano ad
investire nella formazione universitaria, vedendo nella laurea un
veicolo di mobilita' sociale. L'indagine fotografa la situazione
all'inizio della crisi i cui effetti dirompenti si stanno ancora
manifestando: non bisogna lasciare gli studenti soli a
fronteggiare questa situazione".
(Wel/ Dire)