SMANTELLATO DALLA POLIZIA UN GRUPPO FRA I 13 E I 16 ANNI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 giu. - Le loro vittime erano
coetanei, ma anche anziani e disabili. Prese a calci e pugni, in
alcuni casi mandate anche all'ospedale, per rubare un cellulare o
un po' di soldi.
Autrici delle aggressioni un gruppo di ragazzine, tutte fra i
13 e i 16 anni, che si facevano chiamare "Bolognina Warriors" e
che ieri la polizia di Bologna ha smantellato fermando due di
loro (14 e 15 anni) e consegnandole alle comunita' di recupero.
Una vicenda fatta di una violenza difficile da decifrare, che in
queste ore sta scuotendo la citta'. "Colpisce il fatto che questi
comportamenti aggressivi non vengano piu' da ambienti difficili,
ma da ragazzi provenienti da famiglie normali", commenta Giuseppe
Centomani, direttore del Centro giustizia minorile di Bologna.
"Questi episodi sono il segno di un'ignoranza affettiva ed
emotiva, indicano la difficolta' da parte dei ragazzi di dare
importanza e significato al rispetto della persona".
Su richiesta del gip dei minori Silvia Marzocchi, due ragazze
del gruppo son finite ora in una comunita' di recupero. Ma quando
si arriva a comportamenti cosi' estremi e' davvero possibile
rimediare? "La riabilitazione e' senza dubbio possibile -
continua Centomani - se si incontrano dei bravi educatori.
Comportamenti di questo genere si verificano di solito nella
prima fase adolescenziale. Si puo' intervenire restituendo il
senso di realta' a questi ragazzi". Secondo il direttore, i
percorsi educativi messi in atto all'interno delle comunita' e
degli istituti minorili stanno anzi dando buoni risultati.
"Lo conferma l'abbassamento della recidiva per i ragazzi che
ne escono". Oltre alla fase repressiva, pero', il Centro
giustizia minorile ha avviato da alcuni anni anche un'attivita'
preventiva. "I nostri operatori vanno nelle scuole della
provincia per spiegare innanzitutto le conseguenze di
comportamenti del genere. In particolare quelle legali e penali -
conclude Centomani - che spesso i ragazzi non immaginano".
(Wel/ Dire)