(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 giu. - Uno studio brasiliano,
pubblicato sul British Journal of Psychiatry e svolto su
consumatori cronici di cannabis, ha scoperto che coloro che hanno
iniziato a fumare durante la pre-adolescenza hanno avuto pessimi
risultati nei test mentali cui sono stati sottoposti per la
valutazione delle funzioni neuropsicologiche.
Al contrario, coloro che hanno iniziato il consumo di
cannabinoidi piu' tardi non hanno avuto le stesse difficolta'.
Una scoperta che rende evidenti i danni causati da questa droga
sullo sviluppo del cervello, soprattutto se il consumo e'
precoce, e che si aggiunge alla lunga lista degli "inconvenienti"
che subisce chi fuma spinelli, come soffrire di eiaculazione
precoce, avere difficolta' nel raggiungere l'orgasmo o produrre
quantita' minori di spermatozoi, o ancora rischiare di diventare
schizofrenici.
Questa nuova ricerca, svolta dall'Universita' Federale di San
Paolo, in Brasile, ha analizzato le funzioni mentali e
neuro-psicologiche di 100 consumatori di cannabis da almeno 10
anni e di 50 non-consumatori. Tra i consumatori decennali di
marijuana, i 49 che avevano iniziato il consumo prima dei 15 anni
avevano maggior difficolta' nel mantenere l'attenzione, peggiore
controllo degli impulsi e pessimo funzionamento esecutivo.
Durante l'adolescenza e, ancor di piu' nella pre-adolescenza,
il cervello e' ancora in evoluzione e di conseguenza
particolarmente vulnerabile agli effetti neurotossici della
cannabis. La percentuale di giovani italiani che hanno
sperimentato la cannabis almeno una volta nella vita e' superiore
alla media europea, 27% contro il 21% europeo, e all'eta' di 13
anni circa il 4% di loro ha gia' fumato spinelli.
(Wel/ Dire)