(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 gen. - In un rapporto reso
pubblico oggi, Eurochild, organizzazione ombrello delle ong
europee che si occupano di infanzia, punta i riflettori su come
le conseguenze della crisi colpiscano maggiormente bambini e
minorenni, in particolare quelli delle fasce sociali piu' deboli.
Il rapporto e' stato presentato in occasione dell'Agora' sulla
poverta' organizzata dal Parlamento europeo.
I livelli di poverta' assoluta sono in aumento, e' la prima
denuncia di Eurochild. Secondo uno studio di Unicef e Banca
mondiale, in Romania il numero di minori che vivono in condizioni
di assoluta poverta' e' salito dal 7,8% del 2008 al 10,7% del
2009: la causa, in Romania come altrove, il taglio dei salari e
la crescente disoccupazione. In Galles, il 45% dei disoccupati ha
meno di 25 anni, mentre nel resto del Regno Unito chi ha appena
terminato gli studi costituisce il 30% del totale dei
disoccupati. Inoltre un giovane su 5 non ha un lavoro ne'
partecipa a un qualche tipo di formazione.
Sempre piu' famiglie si trovano quindi ad affrontare condizioni
di vita sempre piu' difficili, con ricadute dirette sulla salute
dei piu' giovani: condizioni economiche peggiori si traducono in
un'alimentazione di scarsa qualita', mentre le tensioni interne
al nucleo famigliare hanno conseguenze sull'equilibrio mentale e
la serenita' dei piu' piccoli. Molti dei membri di Eurochild
riportano un aumento del ricorso ai servizi sociali. In Scozia si
e' registrato un aumento dei costi per questi servizi del 30%,
mentre in Romania sempre piu' famiglie chiedono l'affidamento dei
figli alle istituzioni assistenziali. A loro volta i servizi
sociali stanno subendo tagli considerevoli, con la riduzione o la
cancellazione (come in Lituania o Spagna) dei sussidi di supporto
alle famiglie.
Anche in un paese ricco come la Danimarca e' stato introdotto un
taglio del 5%. Anche le riduzioni o abrogazioni di altri sussidi
(come quelli di disoccupazione o per l'abitazione) hanno ricadute
sui bambini. Sono poi a rischio chiusura anche numerosi asili e
scuola materne, cosi' come i tagli ai bilanci pubblici rendono
difficile la sopravvivenza delle organizzazioni della societa'
civile dedite alla tutela dei bambini. Le raccomandazioni che
Eurochild fa alle autorita' nazionali ed europee e' di invertire
questo trend, per evitare il rischio che il ciclo della poverta'
si allarghi a nuovi nuclei famigliari, gettando i figli delle
fasce piu' deboli della societa' con sempre meno speranze per un
futuro migliore.
(WEl/ Dire)