(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 gen. - Non decolla in Italia
il vaccino hpv, quello contro il papilloma virus umano,
responsabile del tumore del collo dell'utero. Sono tanti i dubbi
sulla sua efficacia e sicurezza, la poca informazione al riguardo
e le incertezze spesso espresse dal medico di base a frenare i
genitori che dovrebbero far vaccinare le figlie adolescenti di 11
anni.
I dati emregono da un'indagine dell' O.N.Da,, Osservatorio
nazionale sulla salute della donna.
Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanita', dal 2007 ad
oggi con le tre dosi previste del vaccino sono state vaccinate
solo il 59% delle adolescenti nate nel 1997 (vaccinate
gratuitamente). Solo quattro regioni italiane, Puglia,
Basilicata, Toscana e Veneto raggiungono ottimi risultati
(75-80%), in Lombardia invece - nonostante la vasta campagna di
comunicazione fatta - la copertura e' stata solo del 65%.
Fanalino di coda spetta alla Campania e alla Sicilia,
rispettivamente con la copertura del 27 e del 34%.
Difficilmente, quindi - dati alla mano - sara' possibile
raggiungere il 95% delle adolescenti vaccinate per il 2012.
''Siamo lontani dai risultati attesi - spiega Francesca
Merzagora, la presidente di O.N.Da, - tuttavia mancano ancora il
2011 e il 2012 e confidiamo che le valutazioni abbastanza
positive sugli aspetti organizzativi possano spingere in futuro
le mamme ad aderirvi''.
Il campione analizzato e' stato di 1.500 mamme, intervistate
on-line su tutto il territorio nazionale con figlie femmine tra
gli 11 e i 18 anni, il 56% delle mamme ha affermato di non avere
ricevuto informazioni specifiche sull'argomento. ''Cio' che
chiedono queste mamme - continua la Merzagora - e' una maggiore
rassicurazione su efficacia, sicurezza e costi della vaccinazione
da parte di pediatri, medici di famiglia e ginecologi.
Rassicurazione che raramente ricevono''.
(Wel/ Dire)