STUDIO DELL'US NATIONAL LONGITUDINAL STUDY OF ADOLESCENT HEALTH.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 gen. - Circa un adolescente
americano su otto ha dichiarato che il proprio padre biologico e'
o e' stato per un certo periodo in carcere. Un gruppo di
ricercatori americani ha esaminato, per la prima volta,
l'associazione tra l'avere un padre con storia di detenzione e
l'andamento del consumo di sostanze durante il periodo di
transizione dall'adolescenza all'eta' adulta.
Lo studio ha coinvolto un campione di circa 20.000 ragazzi, di
eta' compresa tra 12 e i 21 anni, facenti parte dell'Us National
Longitudinal Study of Adolescent Health, arruolati nel 1995 e
sottoposti a follow-up nell'anno successivo e poi in eta' adulta
(tra i 18 e 27 anni nel 2001-2002). Sono stati inclusi nello
studio solo i soggetti che hanno portato a compimento l'intera
indagine (72%). La carcerazione del padre e' stata misurata sulla
base delle risposte alla domanda:"Il tuo padre biologico e' mai
stato in prigione?". Inoltre, sono state introdotte una serie di
variabili supplementari per controllare le caratteristiche
individuali e familiari che, molto probabilmente, sono associate
sia con la carcerazione del padre, sia con il consumo di sostanze
da parte dei giovani (l'eta' al momento dell'intervista, la
razza/etnia, lo stato familiare socio-economico, il livello di
istruzione e l'occupazione del padre, il consumo di sostanze dei
coetanei, ecc.).
Per quanto riguarda il consumo di droga, la frequenza e' stata
valutata chiedendo al ragazzo quante volte avesse fatto uso di un
certo tipo di sostanza durante gli ultimi 30 giorni precedenti
l'intervista. I risultati mostrano che avere un padre che e' o
che e' stato in carcere e' fortemente associato ad un aumento del
consumo di marijuana e del rischio di fare uso di altre sostanze,
sia nei maschi che nelle femmine. Poiche' il 13% degli
adolescenti ha riportato di avere un padre in galera, questo
studio suggerisce che una considerevole parte della popolazione
e' a rischio elevato di consumare droga.
(Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)