I RISULTATI DELLO STUDIO DI AMERICAN LEGACY FOUNDATION.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 gen. - E' noto che le
campagne di marketing sul tema del fumo possono influenzare i
comportamenti e le convinzioni dei giovani a questo proposito.
Tuttavia, mentre sono note le ripercussioni sulla fascia d'eta'
12-17, poche sono le informazioni a proposito dei risultati delle
campagne sui giovani adulti, di eta' compresa tra i 18 e i 24
anni. Questa carenza di dati e' stata lo spunto per uno studio
realizzato da un team di ricercatori dell'American Legacy
Foundation volto a esaminare i livelli di consapevolezza e
l'effetto delle campagne nazionali sulle attitudini legate al
fumo, sulle convinzioni e sulle intenzioni rispetto al fumo dei
giovani adulti.
I dati sono stati raccolti tra il 2000 e il 2004, attraverso
otto sondaggi sottoposti a un campione di oltre 19mila giovani
adulti tra i 18 e i 24 anni. L'elaborazione e l'analisi degli
stessi e' stata invece effettuata nel 2009. Dalle risposte e'
emerso che la maggioranza dei giovani adulti ha mostrato una
reale consapevolezza rispetto ai contenuti delle campagne che per
circa meta' degli intervistati significava l'intenzione di non
iniziare a fumare e di smettere (tra i fumatori).Questi
risultati, osservano gli autori dello studio, suggeriscono che
l'esposizione dei giovani adulti alle campagne anti-fumo a loro
rivolte puo' risolversi in alti livelli di consapevolezza e puo'
aiutare a influenzare alcune di queste attitudini e convinzioni a
proposito del fumo. I messaggi contenuti nelle campagne anti-fumo
rivolte ai giovani possono quindi promuovere cambiamenti nelle
attitudini e nei comportamenti dei giovani adulti. Questi ultimi
sono infatti a rischio sia di iniziare a fumare che di
consolidare l'abitudine di fumare e sono contemporaneamente il
target di riferimento dell'industria del tabacco. E' quindi
fondamentale considerare questa fascia di popolazione in fase di
sviluppo e implementazione delle politiche di contrasto del fumo.
(Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)