DOSSIER ISTAT: 17% HA MENO DI 14 ANNI. MA LA TENDENZA È IN CALO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 gen. - Le denunce a carico di
minori nel 2007 sono state poco piu' di 38 mila, pari a 8,4
denunce per mille minori tra i 10 e i 17 anni. Nel periodo
2004-2007 risultano tuttavia in diminuzione, essendo passate da
9,1 a 8,4. Sono i dati contenuti nel rapporto "Noi Italia",
presentato dall'Istat.
I valori piu' elevati si registrano nel Nord Ovest e nel Nord
Est, con indici rispettivamente del 9,1 e dell'8,9. I tassi piu'
alti si osservano in Liguria, nella provincia autonoma di Bolzano
e in Friuli-Venezia Giulia, mentre valori inferiori a quello
medio nazionale caratterizzano importanti regioni del Nord come
la Lombardia, la Valle d'Aosta e il Veneto. Anche nel
Mezzogiorno, dove il valore medio corrisponde a 7,8, la
Basilicata (10,2) e la Sardegna (11,3) superano abbondantemente
il valore medio delle regioni del Nord, mentre Campania (6,3) e
Calabria (6,5) sono tra le regioni con i valori piu' bassi.
Sul totale dei minori denunciati le femmine rappresentano il
16,4% del totale, ma la percentuale piu' elevata si registra al
Centro (21,9%). Gli stranieri costituiscono, invece, il 27,2% a
livello nazionale, con valori superiori 40% in Lombardia,
Liguria, Veneto, Toscana e Lazio. La quota di minori denunciati
con meno di 14 anni nel 2007 e' pari al 17% del totale, in
crescita rispetto al 15% del 2005, che era pero' il valore piu'
basso registrato nel periodo considerato. Quanto ai crimini piu'
diffusi, nel 2007 oltre la meta' delle denunce riguarda delitti
contro il patrimonio, circa un quarto quelli contro la persona e
il rimanente 20% altri tipi di delitti tra cui quelli legati alla
produzione e spaccio di stupefacenti. La quota dei delitti contro
il patrimonio commessi da minori risulta superiore al 60% in
molte regioni tra cui Veneto, Lazio, Piemonte e Lombardia; quella
dei delitti contro la persona e' superiore al 40% in Molise,
Marche e Umbria. La quota di delitti di altro tipo (tra cui la
produzione e spaccio di stupefacenti) tocca, invece, il 35% in
Sicilia.
(Wel/ Dire)