IL PREMIO, VINCE CHI SCRIVE PIÙ BEL TESTO USANDO LE LOCUZIONI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 gen. - Sono partito con la
lancia in resta e sono rimasto in braghe di tela. Faro' le ore
piccole pur di salvarmi per il rotto della cuffia. Quante volte
abbiamo pronunciato queste frasi e quante volte le abbiamo
ascoltate. Sono le locuzioni, "espressioni tipiche di una certa
lingua, costituite da due o piu' parole, con significato autonomo
rispetto a quello delle parole che le compongono", come le
definisce lo Zingarelli 2011. Molte di queste provengono da tempi
remoti, ma continuano ad essere vitali e irrinunciabili. Altre
sono piu' recenti. Molte le conosciamo perche' ci sono piu'
familiari, di altre il significato lo intuiamo soltanto o almeno
pensiamo di intuirlo, con la conseguenza di usarle a sproposito.
Per questo Zanichelli, casa editrice da 150 anni impegnata
nella produzione di opere di consultazione tra cui la
linguistica, ha chiesto "aiuto" alla scuola per "rinfrescare" la
memoria sull'uso delle locuzioni facendone il fondamento del suo
7° Premio di Scrittura. Si chiama infatti Lega'mi di Parole, la
nuova edizione della gara che ogni anno viene bandita per le
scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia.
Compito dei ragazzi e' scrivere un testo utilizzando almeno 5
locuzioni prese da una lista di 50 a loro disposizione. La Giuria
selezionera' i testi piu' originali da pubblicare sul sito
www.zanichelli.it/premiodiscrittura. Fra questi i 5 scelti anche
con la votazione del pubblico verranno proclamati vincitori e
firmeranno pacchi dono di opere Zanichelli destinate ad
associazioni e Onlus impegnate con i giovani e l'alfabetizzazione.
(Wel/ Dire)