(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 gen. - Una guida di due
pagine per dare indicazioni utili alle famiglie in materia di
iscrizioni. L'ha messa in Rete (all'indirizzo
www.genitoridemocratici.it) il Cgd, Coordinamento genitori
democratici, che sconsiglia l'opzione del maestro unico alle ex
elementari perche', spiega il vademecum, "e' un modello didattico
povero di opportunita'". Fin dall'introduzione del maestro
prevalente nella scuola primaria il Cgd l'ha osteggiato.
SCUOLA DELL'INFANZIA - Il Cgd sconsiglia di iscrivere i bimbi
anticipatari (piu' piccoli di tre anni) perche' "l'anticipo rende
piu' difficile e meno sicuro il lavoro degli insegnanti e meno
qualificata l'esperienza dei bambini". Considerati i tagli al
settore scuola, infatti, "aumentano gli alunni per sezione e
diminuisce il personale. Come saranno garantite le necessita' di
base dei bambini piu' piccoli: sicurezza, igiene, assistenza al
pasto e al riposo, cura educativa?", domanda il Cgd.
SCUOLA PRIMARIA - Anche qui il Coordinamento sconsiglia di
iscrivere i bambini prima dei sei anni compiuti perche' "a
quell'eta' la differenza, anche di pochi mesi, e' rilevante". Poi
il no al modello del maestro unico. I genitori dovranno barrare
una opzione di orario "scegliete soltanto le 40 ore o le 30 ore",
invita il Cgd, "escludete le 24 o 27 ore, in quanto modelli
didattici estremamente poveri di opportunita'". Questi ultimi
modelli sono quelli in cui non c'e' il tempo pieno e c'e' il
maestro prevalente.
SECONDARIA DI I GRADO - Anche qui, per arginare ulteriori tagli,
il Cgd invita a chiedere modelli di tempo scuola piu' lunghi, di
36-40 ore.
SECONDARIA DI II GRADO - Suggerimento ai genitori, si legge nel
vademecum, "l'istruzione e' compito della scuola. Se vuoi
investire sul futuro di tuo figlio, iscrivilo ad una scuola
secondaria superiore". Insomma, no ai percorsi
professionalizzanti regionali, no all'apprendistato per assolvere
all'obbligo scolastico.
RELIGIONE SI' O NO - Per chi sceglie attivita' didattiche e
formative alternative alla religione o attivita' di studio
individuali con l'assistenza di personale docente, la scuola
"deve garantire l'assegnazione degli insegnanti per lo
svolgimento delle suddette attivita'", ricorda il Cgd. "In caso
contrario, l'amministrazione scolastica e' passibile di denuncia
per interruzione di pubblico servizio".
(Wel/ Dire)