(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 gen. - Tra 70 anni il
linguaggio dei segni potra' essere solo un ricordo grazie agli
impianti cocleari, che donano l'udito ai bambini nati sordi
consentendo loro di imparare a parlare in tempi brevissimi. Tali
interventi sono ormai prassi comune all'Ospedale Pediatrico
Bambino Gesu' che, con la sua esperienza trentennale nella
microchirurgia dell'orecchio (sono oltre tremila gli interventi
eseguiti), si pone come Centro d'eccellenza per il trattamento
della sordita' in eta' pediatrica.
Il ricorso agli impianti cocleari getta cosi' un ponte tra due
epoche: quella di un mondo senza suoni ne' parole, delle scuole
speciali e dell'isolamento - in cui l'unico contatto con la
realta' poteva essere una protesi acustica - e quella attuale,
dove il bambino, grazie al recupero dell'udito, puo' imparare a
parlare senza ulteriori handicap e puo' esprimersi attraverso
tutti gli strumenti della comunicazione.
Ma l'attivita' chirurgica da sola non basta. Per raggiungere
l'obiettivo e' di fondamentale rilevanza l'approccio
multidisciplinare. Presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' e'
attivo un team di esperti (otorinolaringoiatri, audiologi,
audioprotesisti, logopedisti, neuropsichiatri, psicologi) in
grado di compiere diagnosi neonatali precoci e di adottare entro
il primo anno di vita del bambino sordo tutte le strategie
efficaci ad una comunicazione uditivo-verbale e di seguirlo in
tutto il percorso riabilitativo: un'alleanza tra famiglie e
medici contro la condanna del silenzio.
(Wel/ Dire)