(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 gen. - E' discriminatorio
ridurre le ore di sostegno scolastico agli studenti disabili in
seguito al ridimensionamento del numero di insegnanti previsto
dalla Finanziaria. A deciderlo e' stato il giudice del tribunale
civile, Patrizio Gattari, accogliendo il ricorso di trenta
genitori di 17 alunni contro il ministero dell'Istruzione,
l'Ufficio scolastico regionale della Lombardia e quello
provinciale di Milano, e sostenuti dall'associazione Ledha (Lega
per i diritti delle persone con disabilita'), dall'istituto
comprensivo Cavalieri, dalla scuola primaria Ferrante Aporti e
dall'I.T.S.O.S. Albe Steiner. Nell'ordinanza, il giudice spiega
di ritenere "accertata la natura discriminatoria della decisione
delle amministrazioni scolastiche di ridurre le ore di sostegno
scolastico per l'anno in corso rispetto a quelle fornite
nell'anno scolastico precedente (2009/2010)" e, pertanto, "ordina
alle amministrazioni convenute la cessazione della condotta
discriminatoria e condanna i convenuti, ciascuno per le
rispettive competenze, a ripristinare, entro trenta giorni dalla
comunicazione della presente ordinanza, per i figli dei
ricorrenti il medesimo numero di ore di sostegno fornito loro
nell'anno scolastico 2009/2010".
"Il tribunale non ha dovuto che affermare quanto dice la
legge: non si possono tagliare ore di sostegno per la mancanza di
fondi - dichiara Marco Rasconi, presidente Ledha Milano - ogni
anno facciamo ricorsi come questo e ogni anno li vinciamo. La
novita' questa volta sta nel fatto che la risposta del Tribunale
e' arrivata a gennaio e non a maggio come spesso capita, quando
l'anno scolastico e' finito". Rasconi poi lancia un appello: "E'
importante sapere che c'e' uno strumento fondamentale per
impedire che si torni alle classi speciali, che il diritto alle
pari opportunita' dei ragazzi e delle ragazze disabili e' sancito
per legge. Se per ogni situazione di questo genere ci si muovesse
per tempo, e ci muovessimo tutti, cambierebbe tutto".
(Wel/ Dire)