PROCURA CREA MAPPA TELEMATICA CAPACE DI RINTRACCIARE I RAGAZZI
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 25 feb. - Un sistema
informatico che permette di monitorare giorno per giorno, anzi
ora per ora, tutto cio' che accade nelle circa 340 comunita' di
accoglienza per minori sparse in Emilia-Romagna: accessi,
dimissioni, trasferimenti e anche eventuali incongruenze. Cosi'
da costruire una banca dati, sempre aggiornata, a cui accedere
per avere informazioni su una data struttura oppure su ogni
minore accolto: per ognuno una scheda dettagliata con tutto il
percorso effettuato all'interno delle comunita', da utilizzare in
relazione al singolo caso oppure per uso statistico. Si chiama
"Geco" (che sta per "Gestione comunita'") e l'ha presentato oggi
Ugo Pastore, procuratore capo presso il Tribunale dei minori
dell'Emilia-Romagna: si tratta, spiega Pastore, del primo
strumento di questo tipo attivato in Italia.
"Geco" e' il frutto di un lavoro durato due anni, aggiunge
Pastore, "nonostante la situazione di difficolta' per quanto
riguarda mezzi e uomini a disposizione". Per mettere in campo il
nuovo strumento, tra l'altro, si e' proceduto al primo censimento
vero e proprio delle comunita' di accoglienza della regione. Un
lavoro "particolarmente difficile", sottolinea il procuratore,
visto che "neanche la Regione ha dati certi": per realizzare la
mappatura, infatti, ci si e' dovuti rivolgere ai singoli Comuni o
alle varie stazioni dei Carabinieri. L'obiettivo e' quello di
rivoluzionare il monitoraggio dell'accoglienza dei minori. Ad
oggi il responsabile di ogni struttura, ogni sei mesi, e'
chiamato a rendicontare la propria attivita' attraverso l'invio
di una documentazione cartacea. D'ora in poi, invece, ogni
novita' amministrativa potra' essere inserita nel database
praticamente in tempo reale.
Per il momento Pastore invita tutte le comunita' ad iscriversi al
servizio, gia' attivo da qualche mese.
Quando le iscrizioni avranno raggiungo l'80-90% del totale, le
rimanenti comunita' dovranno adeguarsi obbligatoriamente perche'
"Geco" diventera' l'unico strumento a disposizione: secondo
Pastore passeranno altri sei mesi. Una volta a regime, basteranno
appena sei secondi per ottenere un report aggiornato su tutti i
minori in comunita': ogni anno, spiega Pastore, si parla per
l'Emilia-Romagna di circa 5.000 movimenti.
Il sistema, inoltre, e' pensato per segnalare automaticamente
quando qualcosa non va: se un minore viene ospitato in una
struttura non adatta (il caso potrebbe essere quello di un 17enne
accolto in una struttura per madri con bambino), se mentre e'
ospitato diventa maggiorenne e se supera il tempo limite di
permanenza in comunita', visto che "Geco" lo calcola giorno per
giorno tracciando anche il passaggio da una struttura all'altra
(Pastore, a questo proposito, spiega che non mancano i casi in
cui si entra da piccolissimi nel circuito delle comunita' per
uscire solo alla maggiore eta'). Nel caso sia necessario
rintracciare un minore, poi, c'e' una funzione che permette di
visualizzare su una mappa le comunita' interessate, dove
risiedono i genitori e i tutori del minore nonche' dove si
trovano i servizi sociali di riferimento. Il tutto a costo zero
per l'amministrazione e per di piu' a disposizione di chi volesse
"copiare" il sistema, visto che il codice con cui e' realizzato
e' open source. "Geco", pero', non sostituira' le ispezioni che
per legge devono essere eseguite due volte all'anno, affidare
dalla Procura dell'Emilia-Romagna alle Polizie municipali (anche
in questo caso, pero', si passera' all'uso della posta
elettronica eliminando l'invio cartaceo dei verbali).
(Wel/ Dire)