LIBRO RACCONTA PROGETTO DI MEDIAZIONE FAMILIARE PER 200 BAMBINI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 feb. - Per far stare meglio i
bambini dei genitori separati senza un grosso dispendio di
energie, tempo e denaro, basta parlare. Lo dimostra l'esperienza
dei Gruppi di parola, un progetto partito in alcune citta'
italiane nel 2006 a cura di un'equipe di mediatrici familiari
formate all'universita' Cattolica di Milano, che hanno importato
questa esperienza dalla Francia. "La separazione viene affrontata
da genitori e insegnanti ancora come un tabu': e' difficile che
se ne parli con i bambini, che invece esprimono un grande bisogno
di essere informati su quello che accade intorno a loro" spiega
Paola Farinacci, mediatrice familiare e co-curatrice del libro
"Figli di genitori separati: come dar loro parola". Un volume in
cui Costanza Marzotto, psicologa e mediatrice familiare, insieme
alle colleghe che hanno partecipato al progetto, analizza i
risultati prodotti da una ventina di gruppi, organizzati tra il
2006 e il 2009 a Milano, Assago, Trento e Treviso.
I Gruppi di parola hanno coinvolto fino a oggi circa 200
bambini: "Non e' una pratica molto conosciuta, ma chi la prova la
diffonde con il passaparola, e allora riceviamo molte richieste"
continua la mediatrice. Richieste che avvengono soprattutto entro
i 5 anni dalla separazione, nella fase piu' acuta del cambiamento.
Attraverso quattro incontri settimanali di due ore, i bambini
(in genere 4-5 per gruppo, fra i 6 e i 12 anni), vengono invitati
a considerare insieme il loro vissuto, attraverso la discussione,
la scrittura, ma anche il disegno, la drammatizzazione, il gioco.
Inoltre le mediatrici che conducono l'incontro rispondo alle loro
domande: "I bambini dei genitori separati si sentono in colpa e
si vergognano. Qui creiamo un luogo sicuro, in cui si sentono fra
pari, e si sentono autorizzati a parlare" spiega Farinacci.
Il percorso ha anche la funzione di riattivare la comunicazione
con i genitori, che all'ultimo incontro sono invitati ad essere
presenti insieme ai figli e alle mediatrici, in un simbolico
passaggio di consegne. A seconda di chi lo eroga, il servizio
puo' essere gratuito o richiedere un contributo. La prossima
edizione del laboratorio si svolgera' a Milano a partire dal 9
marzo presso il Servizio di psicologia clinica per la coppia e la
famiglia dell'universita' Cattolica, in via Nirone 15 (costo 80
euro per un bambino, 120 euro per chi ha due figli).
(Wel/ Dire)