(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 feb. - Come stanno gli
adolescenti nel mondo? Oltre alle sfide - ancora piu' dure per il
prossimo decennio - rappresentate da "prospettive economiche
incerte e alti livelli di disoccupazione giovanile, crisi
umanitarie e conflitti in aumento, cambiamento climatico e
degrado ambientale, nonche' la rapida urbanizzazione", la salute
resta uno scoglio a volte insormontabile: se "gli adolescenti di
oggi sono piu' sani di quelli delle generazioni precedenti", i
dati raccolti dall'Unicef in 14 paesi in via di sviluppo indicano
che "le adolescenti rischiano maggiormente di soffrire di
problemi nutrizionali, e in particolare di anemia, rispetto ai
maschi della stessa fascia di eta'. Per entrambi i sessi, poi,
l'obesita' rappresenta un motivo di preoccupazione grave e
crescente sia nei paesi industrializzati sia in quelli in via di
sviluppo". E su scala mondiale, un terzo di tutti i nuovi casi di
sieropositivita' riguarda giovani tra i 15 e i 24 anni. Lo
evidenzia il Rapporto 2011 sulla condizione dell'infanzia nel
mondo, presentato questa mattina, dal titolo "Adolescenza: il
tempo delle opportunita'".
Il rischio di infezione da Hiv "e' notevolmente piu' elevato tra
le adolescenti e le giovani donne rispetto agli adolescenti e ai
giovani di sesso maschile - prosegue la ricerca -. Nei paesi in
via di sviluppo, tra gli adolescenti di eta' compresa tra i 15 e
i 19 anni, solo il 30% dei maschi e appena il 19% delle femmine
possiede una conoscenza corretta ed esauriente dell'Hiv". Ancora,
i ragazzi con disabilita' subiscono discriminazioni e forme di
esclusione: "L'accesso al trasporto, alle strutture educative e
ad altre risorse risulta essenziale per garantire che gli
adolescenti con disabilita' possano godere delle stesse
opportunita' dei loro pari". Non mancano i problemi mentali: la
depressione risulta il disturbo piu' diffuso.
Inoltre il fenomeno dei matrimoni precoci, con uno o entrambi
gli sposi con meno di 19 anni (tasso che arriva fino al 28% per
le ragazze in Asia meridionale, regione in cui si registra la
maggiore incidenza del fenomeno, e addirittura fino al 59% nel
Niger), si verifica soprattutto tra i 15 e i 18 anni. "In Africa,
il 25% delle donne tra i 20 e i 24 anni ha partorito prima dei 18
anni. In Asia meridionale questa percentuale scende al 22%, ma
risulta marginalmente piu' elevata rispetto all'America Latina e
ai Caraibi (18%)", riferisce il Rapporto Unicef 2011. E oltre 70
milioni di ragazze e donne tra i 15 e i 49 anni "hanno subito
mutilazioni genitali/escissioni, di solito prima dell'inizio
della puberta'".
(Wel/ Dire)