(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 feb. - "E' sempre difficile
scendere nel dettaglio non avendo assistito al fatto, pero',
quando ci sono questo tipo di discriminazioni si rimane
perplessi. Ma se i fatti sono andati come sono stati raccontati,
il comportamento della preside va condannato perche' antisociale
e anti educativo".
Cosi' Elisabetta Scala, coordinatrice nazionale del Movimento
italiano genitori (Moige), in riferimento all'iniziativa della
preside di una scuola media di Catanzaro che avrebbe voluto
lasciare a casa, facendogli perdere la gita, uno studente
disabile perche' "tanto lui e' malato, non capisce niente...".
"Siamo convinti che queste sono situazioni educative per i
ragazzi- aggiunge Scala parlando con l'agenzia Dire- la presenza
in classe di un ragazzino portatore di handicap e' motivo di
profonda unione nella classe, di generosita' e arricchimento,
perche' porta serenita' e allegria, caratteristiche tipiche dei
bambini Down. Sono tante le cose da valutare in campo educativo-
specifica la coordinatrice del Moige- e insegnare a valutare in
modo asettico le situazioni significa anche far capire che ogni
persona ha una ricchezza insostituibile".
Elisabetta Scala, poi, ricorda che "se non insegnamo sin da
piccoli come funziona avranno difficolta' ad avere relazioni da
adulti. Come associazione di genitori- prosegue- che comprende
tutti i tipi di situazioni, sosteniamo che la famiglia andrebbe
supportata e aiutata in particolare a scuola, luogo dove le
famiglie si incontrano. Ci dovrebbe essere una solidarieta' che
manca- conclude Scala- e che dovrebbe partire proprio dalla
scuola e arrivare a tutta la societa'".
(Wel/ Dire)