(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 feb. - Bocca lavata con acqua
e sapone perche' parolacce e bestemmie "sono cose che non si
dicono". Questa sarebbe stata la punizione inflitta da due
insegnanti ad un bambino di terza elementare di una scuola di
San'ambrogio, in Val di Susa, definito "indisciplinato, a tratti
violento", che avrebbe detto parolacce e, appunto, anche
bestemmiato. Secondo quanto riporta la Stampa, la mamma ha
denunciato le maestre: "Non siamo piu' ai tempi del ghetto". I
carabinieri che hanno raccolto la denuncia hanno scritto di
'abuso dei mezzi di correzione': dopo alcuni accertamenti hanno
trasmesso il fascicolo in Procura a Torino. "Lui ha sbagliato a
dire quelle parolacce e soprattutto a bestemmiare, e' un
comportamento che da' fastidio anche a me", ha ribadito la madre
del bambino. "Queste cose non si dicono, adesso sciacquati la
bocca!", sarebbe stato il commento delle maestre che poi
sarebbero passate alle vie di fatto.
In difesa delle insegnanti la dirigente scolastica Claudia
Rolando che ad allontanarle non ci pensa proprio: "Fino a quando
non ci sara' una decisione della magistratura le due colleghe
resteranno al loro posto, si tratta di insegnanti competenti e di
grande professionalita'". Ma anche le colleghe delle maestre le
difendono (il bambino "insulta compagni e insegnanti e a volte
volano anche le sedie") e Antonella Falchero, assessore
all'Istruzione del Comune di Sant'Ambrogio, aggiunge: "Metterei
la mano sul fuoco per quelle due maestre e non per spirito di
corpo". Intanto il bambino non va piu' a scuola da
quell'episodio: "Non se la sente e di notte ha gli incubi- spiega
la madre- E poi non voglio che ritorni in classe se prima non
verranno allontanate quelle due persone". Insiste la genitrice:
"Non finisce qui, mi sono rivolta a un avvocato e sto pensando di
fare una causa civile".
(Wel/ Dire)