STUDIO DELL'AZIENDA OSPEDALIERA DELL'UNIVERSITÀ DI PADOVA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 feb. - Bambini allergici
sempre piu' soli. Lo denuncia uno studio condotto dall'Azienda
ospedaliera dell'Universita' di Padova su 107 bambini e le loro
mamme: il timore che, partecipando a una festa, il piccolo possa
andare incontro a una crisi allergica a causa dell'ingestione di
un alimento 'proibito', ad esempio, e' uno dei problemi piu'
diffusi e interessa un bambino su cinque.
In genere si risolve evitando di mandare i bimbi alle feste
contribuendo a isolare i piccoli ancora di piu'. "Le allergie
alimentari sono spesso banalizzate, ma per gli allergici veri la
vita quotidiana puo' essere un inferno: le ricerche hanno
dimostrato che nella percezione dei pazienti un'allergia agli
alimenti e' capace di peggiorare la qualita' della vita
addirittura piu' di una malattia reumatica", ha dichiarato Maria
Antonella Muraro, coordinatrice dell'indagine, in occasione della
presentazione dei risultati di questo studio ai colleghi riuniti
per il meeting europeo sulle allergie.
Le ripercussioni che la costante paura degli attacchi allergici
ha sulla vita quotidiana risultano evidenti dai racconti dei
bambini: il 71% ritiene che la propria vita sia monotona e
noiosa, il 23% non assaggia i nuovi cibi per paura di essere
allergico.
Le istituzioni dovrebbero iniziare a preoccuparsi seriamente di
come le allergie alimentari possano danneggiare la qualita' della
vita e il benessere psicofisico dei piu' piccoli. A cominciare
dalla scuola, dove i bambini dovrebbero sentirsi al sicuro, anche
di mangiare alla mensa insieme ai compagni, e invece i dati
rivelano che un episodio di crisi allergica grave su tre avviene
proprio a scuola.
Il problema non e' solo cio' che i bambini mangiano alla mensa,
ma anche la scarsa o nulla formazione del personale scolastico in
materia. Unica eccezione in Italia, il Veneto, dove ogni anno
vengono formati presso un centro specifico duemila insegnanti.
(Wel/ Dire)