(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 feb. - In via Padova non c'e'
nessun asilo nido di "bambini clandestini". La cooperativa Comin
smentisce il Giornale che nelle pagine di Milano racconta de
"L'Alveare. Hogar del nino", gestito da donne latino americane
(vedi lancio del 11/02/2011). "I bambini per definizione non sono
mai clandestini -afferma Claudio Figini, presidente della
cooperativa Comin, che ospita nei suoi locali l'iniziativa-.
Inoltre le loro mamme hanno solo problemi di precarieta'
lavorativa, non c'entra nulla il permesso di soggiorno. È una
struttura a norma, perfettamente in regola. Altro che ghetto".
In un comunicato stampa la cooperativa Comin ricorda che"molto
piu' semplicemente, la struttura, gestita da un'associazione di
donne sudamericane, accoglie i figli di stranieri che non possono
permettersi di pagare le rette normalmente praticate dagli asili
privati a Milano e non riescono nemmeno ad avere accesso a quelli
comunali. Niente piu' di questo. Hogar del Nino non e' un
servizio rivolto a "bimbi clandestini". Primo perche' nessun
bambino e' un clandestino. Semmai lo sono il padre o la madre.
Due, perche' il nido famigliare e' aperto a tutti, in particolare
a chi ha maggiori difficolta' economiche, vale a dire ai figli di
stranieri. Di tutti gli stranieri. Se questi ultimi sono in
regola o no con i permessi di soggiorno non spetta verificarlo
ne' all'associazione Misericordia che gestisce il micronido, ne'
alla cooperativa Comin che ha messo a disposizione i locali"
L'Alveare non e' un ghetto, anzi e' sostenuto da volontari e da
diversi enti. "Offrire un servizio a madri con difficolta'
economiche non necessariamente straniere -si sottolinea nel
comunicato stampa-. Proprio per venire loro incontro, anche
grazie al contributo di volontari, l'associazione e' in grado di
praticare agli ospiti una retta pari a un terzo di quella di
mercato: 200 euro a fronte delle 600. L'iniziativa ha trovato il
sostegno della Fondazione Cariplo che corrisponde
all'associazione un contributo annuo di 8 mila euro fino al 2013,
all'interno di un progetto per l'integrazione e la coesione
sociale, denominato Rane Volanti. Il nido famigliare mette a
disposizione 6 posti a bambini dagli 0 ai 3 anni. E' aperto da
lunedi' a venerdi' dalle 8.30 alle 16.30. Gli ospiti sono seguiti
da due educatrici part-time e dal gruppo di mamme sudamericane
che, in modo volontario, le aiutano. Da novembre la Cooperativa
Comin ha deciso di mettere a disposizione alcuni spazi in via E.
Fonseca Pimentel 5 presso la propria sede e all'interno del
Giardino della Madia, uno spazio molto apprezzato dal quartiere,
frequentato dai bambini italiani e stranieri del posto e gestito
da un comitato di genitori. Un luogo dove ogni giorno si pratica
l'integrazione, come tutti coloro che lo frequentano sanno. Non
un ghetto, come ha scritto Il Giornale".
(WEl/ Dire)