OBIETTIVO: PROMUOVERE UN SISTEMA CENTRALIZZATO DI MONITORAGGIO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 feb. - Sono 503 i minori
migranti sbarcati sulle coste pugliesi nel 2010 (di cui 296 non
accompagnati e 207 accompagnati, cioe' con genitori), soprattutto
provenienti dall'Afghanistan e approdati sulla costa salentina.
Sono questi i dati della direzione centrale dell'Immigrazione e
della Polizia delle frontiere che riguardano il fenomeno pugliese
di forte interesse perche' registra, ad esempio, un numero
maggiore (285 in piu') di quelli arrivati nello stesso periodo in
Sicilia. Dati che hanno posto le amministrazioni istituzionali
competenti nelle condizioni di adottare delle soluzioni e di
porre in essere interventi mirati. È per questo che l'assessorato
regionale al welfare e l'assessorato alle politiche giovanili e
alla cittadinanza sociale hanno sottoscritto oggi un protocollo
d'intesa con Save the Children.
Obiettivo del protocollo e' coordinare l'intervento in materia
di protezione e accoglienza dei minori migranti, in particolare
non accompagnati, potenziando le capacita' del territorio. Per
poter intervenire occorre pero' soprattutto conoscere, in maniera
aggiornata, i flussi dei migranti, raccogliendo costantemente i
dati riguardanti gli inserimenti nelle comunita' alloggio del
territorio. Questa attivita', avviata gia' dall'osservatorio
regionale delle politiche sociali, per effetto del protocollo
appena sottoscritto, verra' ulteriormente implementata.
L'accordo siglato tra Save the Children Italia e Regione Puglia
da' anche corso ad alcuni bisogni emersi nell'ultimo rapporto
dell'organizzazione internazionale, "L'accoglienza dei minori in
arrivo via mare", primo fra tutti l'assenza di un sistema
centralizzato per l'inserimento dei minori, collegato a un
sistema per il monitoraggio degli standard di accoglienza offerti
dalle comunita'. Questo sistema e' fondamentale per garantire
un'accoglienza adeguata e protezione anche in situazioni di
emergenza umanitaria, come quella che anche in Puglia si sta
affrontando in questi giorni come conseguenza dell'arrivo di
migliaia di migranti a Lampedusa, molti dei quali sono stati
trasferiti nei Centri per migranti di Bari, Brindisi e Foggia
tramite ponte aereo. Tra i migranti arrivati, Save the Children
ha gia' incontrato 26 minori e nei prossimi giorni condurra'
colloqui individuali con i migranti nei centri al fine di capire
se vi sono altri presunti casi di minore eta'.
"Questo accordo - spiega Carlotta Bellini responsabile Area
Protezione di Save the Children Italia - nasce da un'operativita'
di un anno in regione Puglia dove abbiamo trovato un terreno
fertile rispetto al fenomeno dei minori migranti non
accompagnati. Il lavoro gia' svolto nell'ultimo anno, ci permette
di monitorare il sistema delle comunita' di accoglienza sia per
garantire che ci sia una verifica immediata delle strutture, sia
per l'accertamento di quegli standard di qualita' del servizio di
offerta che le comunita' dovrebbero appunto garantire." "Proprio
quelle comunita' che sono adeguate agli standard di offerta -
continua la Bellini - saranno tempestivamente contattate per
l'inserimento immediato dei minori che vengono rintracciati sul
suolo pugliese. Una ricaduta indiretta e auspicata potrebbe
essere proprio quella di sollecitare tutte le strutture (in
Puglia se ne contano 28) ad adeguarsi agli standard funzionali
per poter entrare nel novero di quelle comunita' che ospitano i
minori migranti non accompagnati".
"L' accordo di oggi ci spinge a migliorare la qualita' e a
potenziare i sistemi di accoglienza gia' esistenti - ha detto
l'assessore al Welfare Elena Gentile - con una maggiore
conoscenza del lavoro fatto dagli enti locali, sperimentando un
modello centralizzato di messa in rete delle esperienze,
coinvolgendo tutti i piani di zona. Il tema non e' solo quello
della sicurezza, ma soprattutto quello della solidarieta'
attraverso l'infrastrutturazione sociale del territorio". "E' un
caso che questo protocollo sia firmato - ha aggiunto l'assessore
alla Cittadinanza attiva Nicola Fratoianni - all'indomani
dell'arrivo nelle nostre terre di migliaia di migranti tra i
quali numerosi minori soli. Ma il protocollo e' frutto di un
lavoro di lunga data che parte da un proficuo rapporto con Save
the Children e che passa attraverso il raddoppio dei fondi di
bilancio per le politiche delle migrazioni. Il protocollo che
firmiamo ci permette peraltro di proseguire il lavoro anche al di
la' della sua scadenza, fissata a fine anno".
(Wel/ Dire)