"URGENTE PROCEDERE A RINTRACCIO FAMILIARI PRESENTI IN EUROPA".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 feb. - Al quarto giorno
dall'ultimo sbarco a Lampedusa, Save the Children ha assistito i
30 presunti minori diretti a Porto Empedocle durante la fase
preliminare dell'imbarco. L'organizzazione conferma che sono
circa 200 i minori non accompagnati tunisini coinvolti
nell'attuale crisi umanitaria. Dei 30 presunti minori imbarcati
ieri, 17 febbraio, 16 erano stati accolti nel centro di primo
soccorso e accoglienza, presso il quale nella giornata di ieri,
con il favore di Save the Children, c'e' stata l'apertura di uno
spazio dedicato solo ai minori, dove hanno infatti potuto
trascorrere la notte, separati dal gruppo di migliaia di migranti
adulti.
Nei giorni scorsi, dei 200 minori non accompagnati, 130 sono
stati collocati in comunita' per minori della Sicilia, e 20 in
comunita' per minori della Puglia. Invece, rimangono ancora
sottoposti ad accertamento dell'eta' 16 minori in Sicilia, mentre
6 presunti minori, dichiaratisi tali in colloqui individuali
condotti da Save the Children, sono stati identificati come
maggiorenni nei centri per migranti di Foggia e Brindisi. Save
the Children e' inoltre "preoccupata per la sorte di 6 minori
scomparsi dal Cara/Cda di Bari", dove li aveva incontrati nella
giornata di lunedi' 13 febbraio.
Save the Children ribadisce "l'importanza di organizzare in
tempi rapidi i trasferimenti dei migranti dal centro di
Lampedusa, che non e' infatti adeguato ad ospitare migliaia di
persone allo stesso momento, e di dare priorita' ai presunti
minori non accompagnati. E' altrettanto fondamentale che-
prosegue l'organizzazione- una volta trasferiti, i minori siano
collocati in comunita' per minori con molta urgenza".
"Solo cosi' si puo' garantire la loro protezione- dice
Carlotta Bellini, responsabile protezione dei minori di Save the
Children- qualora le autorita' procedano all'accertamento
dell'eta', anche in questa fase emergenziale, occorre applicare
il principio del beneficio del dubbio e trattare il sedicente
minore come tale e garantire che l'accertamento dell'eta' sia
sempre effettuato per il fine primario di conseguire il superiore
interesse del minore, nel pieno rispetto dei suoi diritti e della
sua dignita'".
Save the Children sottolinea anche "l'importanza di procedere
al rintraccio di familiari dei minori non accompagnati presenti
in Europa e, in particolare in Francia", secondo i racconti dei
minori incontrati dall'organizzazione.
Infine, l'organizzazione considera "rilevante l'arrivo e il
rintraccio nella provincia di Ragusa, negli ultimi due giorni, di
quasi 100 egiziani, di cui 35 minori". Secondo quanto appreso da
Save the Children,infatti, "44 di questi migranti sono stati
rimpatriati immediatamente senza poter accedere ad alcuna
procedura di "profilazione", volta ad individuare gruppi
vulnerabili, tra cui i minori non accompagnati". In merito Save
the Children esprime la propria "preoccupazione e sostiene la
necessita' di garantire tempi e modalita' adeguate al rispetto di
tale procedura e, conseguentemente dei diritti e protezione dei
migranti".
(Wel/ Dire)